Il 3 Luglio 1946

giovedì 14 maggio 2009

HO TROVATO QUEST'ARTICOLO IN RETE E VE LO RIPROPONGO, IO PERSONALMENTE NON SO SE CREDERCI O MENO, VOI CHE NE PENSATE?

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Tratto da : “The Gerson therapy. The amazing juicing programme for cancer and other illnesses”, by Charlotte Gerson
and Morton Walker, Thorsons ed.


“Per tre giorni, dal primo luglio a 3 luglio 1946, il Senato degli Stati Uniti raccolse le testimonianze
di medici oncologi di fama nazionale in relazione alla legge 1875 del Senato degli Stati Uniti,
conosciuta con il nome di Proposta di legge Pepper-Neely per la lotta contro i tumori. In questo
disegno di legge i senatori Pepper e Neely raccomandavano uno stanziamento di 100 milioni di
dollari USA nel bilancio del governo degli Stati Uniti per finanziare le ricerche sul cancro e trovare,
una volta per tutte, un modo per curare questa malattia maligna.
A seguito della relazione presentata da un medico e da un avvocato di Washington D.C., consulenti
del senatore della Florida Claude Pepper, in cui si diceva che per la prima volta nella storia, un certo
dottor Max Gerson disponeva appunto di un trattamento efficace per la cura dei tumori, il senato
degli Stati Uniti invitò il medico a illustrare il suo approccio terapeutico per curare il cancro. Di
conseguenza il dott. Gerson si presentò con cinque pazienti guariti dal tumore e sottopose le cartelle
cliniche di altri cinque pazienti alla sottocommissione Pepper-Neely della Commissione per le
relazioni con l’estero del Senato del settantacinquesimo Congresso.
La testimonianza resa dallo specialista e dai suoi pazienti ebbe un impatto tale da spingere il
senatore Pepper a indire una conferenza stampa per informare i mezzi di comunicazione dei risultati
della Terapia Gerson. Tuttavia, l’azione di lobbismo in favore delle multimiliardarie
Pharmaceutical Manufacturers’ Association (PMA), dell’American Medical Association (AMA) e
dell’American Cancer Society (ACS), riuscì a far passare sotto silenzio la conferenza stampa
radunando tutti i giornalisti a un cocktail party che si svolse contemporaneamente alla conferenza e
dove sarebbero state servite ricche pietanze e vino e dove alcolici sarebbero sgorgati a fiumi.
L’unico giornalista che preferì assistere alla presentazione del metodo Gerson fu Raymond Gram
Swing, giornalista radiofonico per la rete American Broadcasting Corporation (ABC).
Durante la seconda guerra mondiale, Raymond Swing era stato un famoso corrispondente. Swing
partecipò alla conferenza stampa del Senato nel corso della quale prese un’infinità di appunti che
poi utilizzò per la sua trasmissione pomeridiana East Coast, mandata in onda dalla ABC alle 18.00
di mercoledì 3 luglio 1946. Di seguito riportiamo l’intervento di Raymond Gram Swing che venne
trasmesso in ogni stato dell’America settentrionale:
…”Spero che il tempo mi darà ragione se questa sera, invece di parlarvi dell’accordo su Trieste concluso dai ministri
degli Esteri a Parigi, o della continua crisi dell’OPA a Washington, o perfino del presidente Truman che ha firmato la
legge Hobbs contro la malavita organizzata, parlerò invece di una straordinaria udienza sul cancro e sulla necessità di
indirizzare la ricerca verso nuovi campi, tenutasi ieri di fronte alla sottocommissione del Senato a Washington.
Al Congresso è stata presentata, con lo stesso fervore che fu manifestato per la discussione a favore dell’energia
atomica, una proposta di legge, chiamata Pepper-Neely, che prevede lo stanziamento di cento milioni di dollari per la
ricerca sui tumori e affida l’incarico a scienziati con perspicacia e intelligenza tali da poter risolvere il problema.
Questo da solo potrebbe rappresentare un buon argomento per una trasmissione, un esempio di come una grande
democrazia può utilizzare le proprie risorse intellettuali e finanziarie. Ma ieri l’esposizione si è rivelata incredibilmente
avvincente a seguito di dichiarazioni di portata eccezionale rilasciate in presenza della sottocommissione presieduta dal
senatore Pepper, che sovrintendeva l’indagine conoscitiva su questa proposta di legge.
A prestare testimonianza era stato invitato il dott. Max Gerson, scienziato rifugiatosi in America e ora residente a New
York. Il dott. Gerson fece testimoniare, uno dopo l’altro, cinque suoi pazienti. Erano stati scelti per rappresentare i
cinque tipi di tumore più diffusi e ognuno di loro dimostrò che il metodo Gerson aveva avuto ciò che può essere
prudentemente descritto come “effetto favorevole sul decorso della malattia”. E questo è già incredibile, ma lo diventa
ancora di più se si considera il fatto che il metodo del dott. Gerson si basa principalmente su una dieta che lui stesso ha
perfezionato nell’arco di una vita di ricerche e sperimentazione. Da un punto di vista medico non è ammissibile
affermare che il dott. Gerson sia riuscito a curare il cancro utilizzando un metodo alimentare, perché prima di poter
sostenere una tale affermazione devono passare almeno cinque anni senza che il cancro si ripresenti. Con la sua dieta il
dott. Gerson ha curato casi di tubercolosi e di altre malattie, ma negli Stati Uniti si sta occupando di tumori solo da
quattro anni e mezzo. Ciononostante, un metodo in grado di offrire anche solo una possibilità di guarire con successo
alcuni dei quattrocentomila casi di tumore registrati nel nostro paese non può che suscitare grande scalpore, per quanto
cautamente possa essere enunciato. Non ci sarebbe bisogno della legge Pepper-Neely per stanziare cento milioni di
dollari per la ricerca sul cancro se allo stato attuale le ricerche fossero in grado di far fronte al problema.
Finora ho cercato di scegliere con attenzione le parole, e questo ha in parte minimizzato lo stupore e la gioia che ho
provato ieri durante la seduta della commissione Pepper. Una cosa è parlare di chimica, dieta, vitamine e altri fattori
della scienza medica, mentre un’altra è vedere, come è successo ieri durante la seduta, una ragazza di diciassette anni
che era stata colpita da un tumore al cervelletto su cui non era stato possibile intervenire chirurgicamente e che l’aveva
paralizzata. Ieri l’abbiamo vista camminare, senza sostegno, fino alla sua sedia e l’abbiamo sentita parlare con molta
chiarezza del proprio caso e del trattamento seguito. Poi è stato il turno di un uomo robusto e forte, un ex-sergente
dell’esercito. Anche lui era stato colpito da un tumore maligno al cervelletto. Dopo l’intervento avrebbe dovuto
sottoporsi a un trattamento drastico con raggi X ma non fu possibile perché i raggi avrebbero provocato danni
irreparabili al cervello. Ieri, mentre forniva la sua testimonianza, si poteva vedere che era in piena salute e ovviamente
era molto fiero della sua incredibile guarigione.
Infine ha testimoniato una donna che era stata colpita da carcinoma alla mammella che tendeva a formare metastasi. Ieri
era in buona salute e le sue parole esprimevano fiducia e sicurezza.
Senza dubbio, pochi casi che attestano un tale miglioramento non possono, da soli, modificare il punto di vista della
comunità medica. Ma costituiscono fatti concreti e non casi fortuiti, e come tali devono essere tenuti in considerazione.
E ci sono ancora molti, innumerevoli casi che potrebbero essere citati.
Dovrebbe essere compito dei ricercatori medici studiare a fondo questi fatti e portare ogni possibile speranza a una
conclusione finale.
Pertanto i sostenitori della legge Pepper-Neely possono affermare che se non si trova un modo per sconfiggere il cancro,
milioni di americani saranno condannati a morire di questa terribile malattia. Cento milioni di dollari sono poco più di
un pagamento simbolico che l’America dovrà fare per esorcizzare questa ondata di morte. E senza ombra di dubbio,
l’approccio nutrizionale del dott. Gerson è uno dei punti di partenza più promettenti.
Il dott. Gerson è stato una figura di spicco, anche se controversa, della Germania pre-hitleriana. Fu ostacolato perché
con la sua terapia nutrizionale minava alla base il metodo tradizionale per il trattamento della tubercolosi. E’ stato
assistente del dott. Foerster, famoso neurologo di Breslau, e per anni assistente di Sauerbruch, uno dei medici più
eminenti del continente europeo. La dieta Sauerbruch-Gerson per curare la tubercolosi è conosciuta nell’ambiente
medico europeo e fa parte della letteratura medica approvata. Il dott. Gerson riferì alla commissione Pepper che aveva
elaborato la sua teoria nutrizionale mentre cercava di curare se stesso da una forma di emicrania. In seguito curò altre
persone fra le quali anche un uomo affetto da tubercolosi cutanea. A Weimar il dott. Gerson fu riconosciuto come una
vera autorità nel campo della nutrizione ed è a lui che si deve il cambiamento di alimentazione dell’esercito tedesco, il
quale passò da una dieta a base di cibi in scatola a una a base di cibi disidratati…”
Raymond Gram Swing continuò la sua trasmissione radiofonica aggiungendo ulteriori informazioni.
Non appena terminò, il centralino dell’emittente American Broadcasting Corporation (ABC) di
New York cominciò a lampeggiare come un albero di Natale. Giunsero telefonate da ogni parte del
paese per avere ulteriori informazioni sulla terapia Gerson. Ma all’ascolto c’erano anche
rappresentanti di più oscure e influenti potenze commerciali e politiche. I dirigenti delle società
farmaceutiche produttrici di agenti citotossici (Chemio-Terapia) per la cura del cancro, soci della
PMA, minacciarono l’emittente di annullare tutti i loro contratti pubblicitari per i medicinali da
banco, ciò avrebbe comportato per l’emittente ABC una perdita sulle entrate annuali di decine di
milioni di dollari.
A distanza di due settimane da quella fatidica trasmissione con la quale si metteva al corrente
l’opinione pubblica dell’esistenza di una potenziale cura per il cancro, e dopo trent’anni di lavoro
dedicati alla stessa emittente, Raymond Gram Swing fu destituito dal suo incarico di giornalista
radiofonico per la ABC.
Vi interesserà sapere cosa ne fu del fascicolo n. 89471 che costituiva la proposta di legge presentata
da Pepper e Neely. I lobbisti lavorarono con tale alacrità, sostenuti da quattro senatori anch’essi
medici, che la proposta fu bocciata. Ancora oggi il fascicolo n. 89471 giace dimenticato sotto strati
di polvere negli archivi del poligrafo del governo degli Stati Uniti.
Perché più di mezzo secolo fa il Senato degli Stati Uniti non approvò lo stanziamento per la ricerca
sul cancro che gli era stato sottoposto ?
La prevenzione o la cura per quegli americani che si ammalavano di cancro non era forse
abbastanza importante ?
Perché i senatori non chiesero agli oncologi almeno di testare la terapia Gerson quando ne ebbero
l’opportunità ?....
Forse perché la Guerra del Cancro era già stata vinta.
In realtà, la storia della “scoperta della cura del cancro” è vecchia, molto più vecchia, vecchia di
almeno 150 anni, o forse più, volendo risalire fino a Ippocrate di Kos e a ciò che dicevano i medici
romani già nel Secondo Secolo Dopo Cristo….
Phillip Day, nel suo libro “Cancro, se vuoi la vita prepara la verità”, Credence Publications, 2003,
riprende gran parte del lavoro fatto dal grande scienziato americano Ernest Krebs, con le sue
riscoperte in merito all’utilizzo della vitamina B17 nella cura del cancro.
Ciò che segue sono appunti parzialmente tratti da diversi testi fra cui il libro di Phillip Day, di cui
comunque, da parte dell’autore del presente lavoro, dott. Giuseppe Nacci, non si condivide la teoria
trofoblastica come noxa eziopatogenetica, preferendo invece ritenere il tumore come una “semplice
conseguenza di carenze vitaminiche protratte nel tempo con successiva impossibilità da parte delle
cellule vecchie di andare incontro alla normale apoptosi per carenza estrema di vitamine adatte al
normale funzionamento apoptotico insito nel sistema del DNA”.
In questa luce, la vitamina B17 è una vitamina naturale di “seconda linea” che interviene quando le
vitamine naturali (vedi capitolo 5: “vitamine NATURALI che fanno suicidare i tumori”) risultano
essere insufficienti a tenere sotto controllo il turn-over cellulare, e cloni di cellule maligne hanno
iniziato a formarsi nell’organismo, eludendo, almeno in parte, le difese immunitarie normalmente
preposte, in primis nei linfonodi prossimali al tumore, come i linfociti Natural Killer (vedi Quinta
Dichiarazione d’Intesa).
La storia “moderna” della vitamina B17 iniziò nel 1830, quando due scienziati francesi, Roubiquet
e Bontron-Chariand, purificarono per la prima volta una strana vitamina, a cui fu dato il nome di
Amigdalina o vitamina B17.
Sette anni dopo, due scienziati tedeschi, Von Liebig e Woehier, scoprirono che questa strana
vitamina, normalmente contenuta in tutti i semi della frutta (ad eccezione degli agrumi) poteva
essere scomposta da uno specifico enzima, e soltanto da esso, in ioni-Cianuro, Benzaldeide e
Glucosio.
Il passaggio all’uomo, per terapie medico-oncologiche, seguì di pari passo, essendo anche nota nella
Medicina Classica Occidentale l’utilizzo dei semi amari della frutta per la cura di una strana
malattia metabolica, a quel tempo molto rara, chiamata “cancro”, ma che era conosciuta fin
dall’antichità: ad esempio, nel Secondo Secolo Dopo Cristo i medici romani si erano accorti che il
cancro era frequente nella popolazione povera di Roma e non di coloro che vivevano nelle
campagne, ed avevano messo in relazione questa strana malattia con un’alimentazione troppo
proteica e amidacea (legumi iperproteici come le lenticchie e pane povero di cattiva qualità).
Già allora era anche nota a tutti i medici romani la famosa affermazione di Ippocrate di Kos,
fondatore della Medicina Classica Occidentale, in merito alle cure del cancro: “…il cancro non si
cura con il ferro del chirurgo, ma con la dieta vegetariana e le erbe mediche…
Così come era anche ben nota un’altra grande massima del grande medico greco: “… fa che la
medicina sia il tuo cibo, e che il cibo sia la tua medicina…”
(Nota dell’autore del presente lavoro, dott. Giuseppe Nacci: personalmente si ritiene che se il paziente tumorale è in
grave pericolo di vita immediata, l’intervento chirurgico debba sempre essere eseguito; sicuramente, ai tempi di
Ippocrate la chirurgia non era paragonabile a quella attuale).
Così, quindici anni dopo le prime esperienze scientifiche francesi, nel 1845, la rivista medicoscientifica
francese “Gazette Medicale de Paris”, (1845, No. 13, pp.: 577-582) e, successivamente,
anche quella tedesca “Journal Chirurgie und Augenheilkunde”(1846, No. 35, pp.. 7-28), descrissero
il primo caso di terapia metabolica con vitamina B17 per la “cura del cancro”, ad opera del medico
russo Inosmetzeff, professore presso l’Università Imperiale di Tutte le Russie di Mosca: la terapia
era stata eseguita su un ventenne tumorale, e la terapia era consistita in 46 grammi di Amigdalina
somministrata per 3 mesi; il grande medico russo aveva curato anche una donna di 48 anni, con
estese metastasi da cancro ovarico, e questa donna, nel 1845, risultava essere ancora viva dopo ben
11 anni dalla terapia metabolica con Amigdalina: in entrambi i casi, il dott. Inosmetzeff affermò di
non aver notato mai effetti collaterali da parte della vitamina scoperta dai francesi nel 1830 e meglio
caratterizzata dai tedeschi nel 1837.
Ma fu soltanto più di un secolo dopo, nel 1950, che uno scrupoloso ricercatore americano, Ernest
Krebs, iniziò a curare di nuovo il cancro con questa strana vitamina, che, dopo averla fatta bollire,
evaporare in alcool, e quindi decantare in piccoli cristalli bianchi, ribattezzò “Laetrile”.
La parola “Laetrile” è un acronimo della parola “LAEvomandeloniTRILE-glucoside. Essa è quasi
equivalente all’Amigdalina naturalmente contenuta nei semini amari della frutta, con l’unica
differenza di una molecola in meno di glucosio. Infatti la sua struttura chimica è: D-1
mandelonitrile-beta-glucuronide, mentre l’Amigdalina è D-mandelonitrile-bi-glucoside.
Esistono almeno una dozzina di altri glucosidi cianogenetici (nitrosilidi) simili all’Amigdalina,
contenuti in ortaggi, frutta (compresi i limoni), cassava, legumi e cereali (Oke: “the role of
hydrocyanic acid in nutrition”, in “World Review of Nutrition and Dietetics”, Vol. II, Bourne G.H.,
ed. Basel: S.Karger, 1969, pp.: 170-198; Krebs E.: “The Nitrilosides in Plants and Animals”, New
Rochelle: Arlington House, 1974, pp.: 145-164).

scaricatevi il libro di Giuseppe Nacci gratuitamente - Mille piante per guarire il cancro senza chemioterapia - a questo indirizzo: http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3344


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi stavo cercando tutt altra cosa e mi sono imbattuto nella dieta di Garson su you tube e sinceramente ci sono rimasto molto male... non so se crederci o meno ho troppi pochi dati mi informerò certa è solo una cosa...se quelle persone sono in buona fede e se fosse vera una cosa del genere cioè che da 70 anni o più si possono curare i tumori e non si fa...significhierebbe che il nostro mondo è governato solo da esseri ,perche non sono persone, di merda e che spero prima o poi paghino per l enorme danno che hanno fatto e fanno a tutti noi...una vita umana non ha prezzo eppure continuano a giocarci come se fosse un peluche spero che qualcuno un giorno faccia la stessa cosa con la vita di quegli esseri che si comportano in questo modo...grazie per il post w la rete w gli uomini liberi ciao

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