Oggi Accadde

mercoledì 29 aprile 2009

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Il 29 Aprile del 1960 la Sony mette in vendita il primo televisore al mondo interamente a transistor


Homo Homini Servus

venerdì 24 aprile 2009

"Il tuo valore risiede nell'utilità che l'altro può trarre da te"

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Se becco Benigni gli ammacco ambedue gli occhi, lo riduco come un panda e lo mando in Cina a mangiare canne di bambù: La vita è bella, una stronzata maggiore di questa non l'avevo sentita prima di quello stramaledetto film ( che poi, la vita è bella...chissà che avrebbero detto quei sei milioni di poveracci infornati come dei polli arrosto...): La vita fa proprio schifo, altro che bella, ogni giorno c'è un nuovo problema, una nuova sfida( direbbero quelli fighi, quelli che ce l'hanno fatta...non cantate vittoria...), ma che sfida? Che lotta? Che gusto c'è nel lottare, nell'imporsi dei traguardi e soffrire come bestie per raggiungerli? Nel costruirsi addosso schemi precostituiti, gabbie di frustrazione, nel rispettare gli altri, nel rispettare le buone maniere? Me ne fotto degli altri, me ne fotto di quello che gli altri pensano di me, come diceva il grande Carmelo Bene (Che D'Io l'abbia in gloria)"Non sono quì per piacervi".

Il problema è che su questa schifezza di pianeta ci sono almeno altri sei miliardi di teste di cazzo, che non fanno altro che chiedere, volere, desiderare, soffrire, ridere, piangere, godere, mangiare, dormire, scopare, procreare, per poi un bel giorno morire ed essere gettati in pasto ai vermi, e che meraviglia delle meraviglie pretendono rispetto, ma che rispetto volete, siete solo chiacchiere e distintivo( direbbe De Niro ndr), anzi siete solo chiacchiere e polvere, che rispetto dovrei avere per la polvere?

Mi chiedo che senso abbia veramente la vita, ma soprattutto perchè dobbiamo rispettare gli altri, vivere di circostanze, porci dei limiti, conseguire titoli di studio, cercare lavoro, quando questa è l'unica vita che abbiamo. Cazzo, godiamocela, dovremmo mettere tutti i soldi che abbiamo in comune, organizzare maxiorge, non lavorare più, stare stravaccati a non far niente da mattina a sera; invece no, ognuno si sente in dovere di lavorare, ma perchè lavorate porca miseria?

E' un riflesso condizionato il lavoro, se domattina metà degli abitanti della Terra smettesse di lavorare, sono sicuro al 100% che l'altra metà la seguirebbe a ruota, perchè in realtà l'uomo lavora perchè è schiavo dei suoi simili, è schiavo del sociale, a dimostrazione di ciò vi propongo un esempio a dir poco eloquente su quanto l'uomo sia pecorone: "Nel 1970 due psicologi americani, Bibb Latané e John Darley, condussero un esperimento che dimostrava come le informazioni utilizzate da un soggetto per definire un evento insolito non derivino soltanto dall'osservazione diretta da parte del soggetto stesso ma anche dal comportamento delle altre persone che assistono alla scena.


L'esperimento prevedeva la convocazione di alcuni studenti in una sala d'aspetto per compilare un questionario. In alternanza era prevista la presenza di un solo soggetto ignaro, la presenza di più soggetti ignari o la presenza di un soggetto ignaro e due complici. Mentre i partecipanti erano concentrati nel rispondere alle domande un fumo bianco veniva fatto uscire da una fessura sotto la porta cominciando a riempire la stanza. Quando i soggetti sperimentali erano soli, entro i primi minuti uscivano in corridoio per avvertire qualcuno. Nei casi in cui erano in gruppo, invece, soltanto il 38% di loro cercava di avvisare qualcuno entro i primi 6 minuti, percentuale che non mutava nel caso in cui nella stanza ci fossero soltanto soggetti ignari oppure i complici debitamente istruiti a fingere disinteresse per quanto avveniva intorno a loro". (Wikipedia)



Cioè capite, anteponiamo il sociale alla nostra stessa sopravvivenza, gli animali riderebbero di noi, ciò dimostra quanto sia vana la nostra presunzione di essere superiori agli animali, ma soprattutto, di essere liberi ed autosufficenti.

La verità è evidente che sia un'altra, e cioè è che siamo schiavi: Schiavi dei rapporti interpersonali, schiavi dei nostri genitori, schiavi dei nostri fratelli, dei nostri parenti, schiavi della nostra ragazza o della nostra solitudine, degli amici, del portinaio, del vicino di casa, del vigile urbano, della banca, del denaro, del nostro lavoro, del nostro non lavoro ( quando gli altri lavorano e noi no...), schiavi dell'amore e del fottutissimo rispetto. Ebbene sì, Rousseau non si sbagliava quando asseriva che l'uomo è nato libero ma è ovunque in catene. Sveglia, fermate la catena di montaggio imparare a godere.


Roba de Mat: Terremoto in Abruzzo voluto dal Signore - Radio Maria

Chiesa = Pornografia

Massoneria Italiana

Apocalisse - Emil Cioran

giovedì 23 aprile 2009

da "Al culmine della disperazione"

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Vorrei tanto che un bel giorno tutti coloro che hanno un'occupazione o una missione da svolgere, uomini e donne, sposati o no, giovani e vecchi, seri o superficiali, tristi o allegri, abbandonassero le loro abitazioni e le loro incombenze, rinunciando a ogni dovere e obbligo, per uscire in strada e non fare più nulla. Tutta questa gente abbrutita, che sgobba senza sapere perché, o si illude di contribuire al bene dell'umanità, che fatica per le generazioni future sotto l'impulso della più sinistra delle illusioni, si vendicherebbe allora di tutta la mediocrità di una vita vana esterile, di tutto questo spreco di energia privo dell'eccellenza delle grandi trasfigurazioni. Come amerei questi momenti in cui più nessuno si lascerebbe allettare da un'illusione o da un ideale, né tentare da alcuna delle soddisfazioni che offre la vita, in cui ogni rassegnazione sarebbe illusoria e in cui tutte le cornici della vita normale salterebbero definitivamente. Tutti coloro che soffrono in silenzio senza avere il coraggio di esprimere la loro amarezza neppure col più debole dei sospiri urlerebbero allora in un coro di sinistra disarmonia, le cui grida sconvolgenti farebbero tremare la terra intera. Possano le acque scorrere più impetuose e le montagne scuotersi minacciose, gli alberi mostrare le loro radici a perenne e orrido ammonimento, gli uccelli gracchiare come corvi, e gli animali fuggire spaventati fino a cadere sfiniti. Tutti gli ideali siano dichiarati nulli, le credenze bazzecole; l'arte una menzogna, e la filosofia uno scherzo. Tutto sia un'elevazione o un crollo. Zolle di terra volino in aria per poi disperdersi portate dal vento; le piante descrivano sullo sfondo del cielo arabeschi bizzarri, contorsioni grottesche, figure deformi e spaventevoli. Turbini di fiamme si elevino in uno slancio selvaggio, e un baccano atroce invada il mondo, affinché anche la più piccola creatura sappia che la fine è prossima. Possa tutto ciò che è forma diventare informe, e il caos inghiotta in una vertigine universale, tutto ciò che in questo mondo ha struttura e consistenza. Tutto sia una convulsione demente, un fracasso enorme, terrore ed esplosione, di cui resterà soltanto un silenzio eterno e un oblio definitivo. Possano gli uomini, in questi momenti della fine, vivere a una tale temperatura che tutto ciò che l'umanità ha mai provato in fatto di rimpianti, aspirazioni, amore, odio e disperazione esploda in loro in una deflagrazione definitiva. In un simile momento, in cui quasi tutti gli uomini abbandonerebbero le proprie occupazioni, in cui più nessuno troverebbe un senso nella mediocrità del dovere, in cui l'esistenza sarebbe schiantata dalle sue contraddizioni interne, che cosa resterebbe, se non il trionfo del nulla e l'apoteosi finale del non essere?


Ansia da Centro Commerciale (un mio componimento poetico)

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Ancor prigioniero della forma
strisciando a mani e piedi nudi
sulla superfice scabra d'un marciapiede
giungo, trangugiando bocconi amari
di tramezzini e noisettes raffermi, nel sottobosco asfittico
di un centro commerciale

La nausea avvampa
dai meandri della mia coscienza
rendendomi iperirritabile e pronto a tutto
anche ad uccidere se fosse necessario,
cerco così d'acquietare la bestia anarchica che è in me affogandola in fiumi
d'assenzio
assentando il mio essere

Così all'improvviso preso come da un marasma
non odo più l'olezzo canceroso della plastica
e dei panzerotti fritti e rifritti a ribollire untuosi nelle scodelle d'alluminio,
le mie orecchie non ascoltano più
il tintinnio della cassa
e le stridenti risa delle cavallette fameliche
che scelgono la preda più conveniente

Immerso nel pallido ma sereno mondo della mia mente
fra un firmamento di punti neri
e paesaggi virtuali infinitamente candidi
riesco solo a percepire colle antenne dell'anima
il rumore
d'un'anfora antica
posata su di un tavolo
e le frequenze del pensiero
che trapassando le finestre dell'infinito
naufragano nelle bianche stanze d'una città metafisica


Sti cinesi ne fanno una più del diavolo...

Mao, Bin Laden e Hitler spermatozoi. E' polemica

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Una pubblicità tedesca indigna la Cina: una campagna di preservativi mostra infatti Mao Zedong sotto forma di spermatozoo insieme ad altri spermatozoi dalle fattezze simili ad Adolf Hitler e a Osama Bin Laden. La pubblicità è stata realizzata dall'agenzia americana Grey Group, filiale del numero due mondiale WPP, per la società farmaceutica tedesca Doc Morris.


La campagna, senza testo, rappresenta un gruppo di spermatozoi dalle fattezze quasi umane: Mao è riconoscibile dal taglio dei capelli, Hitler dai capelli e dai baffi e Bin Laden dalla barba e dal turbante bianco. Il committente ha rifiutato la pubblicità e la Grey ha già fatto sapere che la ritirerà, comunque io avrei aggiunto anche uno spermatozoo con la faccia del mitico George W Bush...


La Rovere Franca R.M. fake o sconcertante realtà

mercoledì 22 aprile 2009



Da qualche giorno impreversano su internet le dichiarazioni di una ex insegnante 75enne di Chieti Franca Rosa Maria Larovere, la quale dichiara che il tremendo terremoto che ha colpito l'Abruzzo circa due settimane fa, sia stato provocato artificialmente da enti governativi deviati vicini alla P2 a scopo sperimentale e bellico. Chi come noi è al corrente della notizia si chiede se tutto ciò sia veritiero, o sia soltanto l'opera dell'ennesimo mitomane pronto a speculare sulle disgrazie altrui...

IL CANALE YOUTUBE DELLA SIGNORA LA ROVERE


Ecco a voi il Rosario Elettronico

martedì 21 aprile 2009

Uno dei prodotti più assurdi e allucinanti messi in circolazione, il Rosario elettronico..E' proprio il caso di dirlo, roba dell'altro mondo...quasi quasi lo compro alla nonna che è tanto devota...

Soggetti Co-storici

lunedì 20 aprile 2009

Museum of Bad Art: Il Museo dell'Arte di Cattivo Gusto

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L'arte più brutta che ci sia in circolazione,dopo quella di Maurizio Cattelan, si intende...

BAD ART MUSEUM>>>


Il Tempo

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È vero non faccio nulla. Ma vedo passare le ore, che è molto meglio che tentare di riempirle.(Emil Cioran)


La porta dell'Inferno in Uzbekistan

"The Door to Hell" in Uzbekistan, è uno dei luoghi più strani e misteriosi del mondo, è situato vicino alla cittadina di Darvaz,la sua scoperta risale a 35 anni fa, quando alcuni geologi che trivellavano il terreno si accorsero della presenza di una profondissima grotta sotteranea.

Nessuno però osò mai scendere ad ispezionarla, perchè al suo interno era (ed è) presente un gas sconosciuto e probabilmente tossico.
Decisero allora di dare fuoco alla "buca" per evitare che il gas fuoriuscisse.
Bene, trentacinque anni dopo ancora brucia dando l'impressione di essere una "fonte" infinita...

Atlantide (un mio parolibero)

domenica 19 aprile 2009

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Venti da ponente soffian freddi all'orizzonte squarciato da nubi profondo rosso, mentre di sera tace gemente nell'uniformità dello spazio amorfe, intemperato, uno stuolo di volpi assassine, spinte dal ludibrio d'odi barbare, assuefatte da droga pakistana, confondendosi fra mitraglie e passaporti statunitensi, perdendosi nel lieto mar gemente che sta in fra le terre irredente, onde scopa deforme spazza piaceri e voglie di convogli militari e pin up di burlesque, perdendosi nel selciato stellato di mille zanzare anemiche nell'iperspazio atlantideo, sfiorando le colonne d'Ercole, là dove finisce il mondo e inizia l'infinito mistero.


Un tuffo nell'Anti-Arte: Il Manifesto Dada

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Dal "Manifesto del Dadaismo" del 1918, di Tristan Tzara:

"Per lanciare un manifesto bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a, b, c, firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l'accento dell'ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non-plus-ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l'ultima apparizione di una cocotte dimostri l'essenza di Dio.

Scrivo un manifesto e non voglio niente, eppure certe cose le dico, e sono per principio contro i manifesti, come del resto sono contro i principi (misurini per il valore morale di qualunque frase). Scrivo questo manifesto per provare che si possono fare contemporaneamente azioni contradittorie, in un unico refrigerante respiro; sono contro l'azione, per la contraddizione continua e anche per l'affermazione, non sono nè favorevole nè contrario e non dò spiegazioni perchè detesto il buon senso.

DADA non significa nulla.

Se lo si giustifica futile e non si vuol perdere tempo per una parola che non significa nulla. Il primo pensiero che ronza in questi cervelli è di ordine batteriologico: trovare l'origine etimologica, storica, o per lo meno psicologica. Si viene a sapere dai giornali che i negri Kru chiamano la coda di una vacca sacra DADA. Il cubo e la madre di non so quale regione italiana: DADA. Il cavallo a dondolo, la balia, doppia conferma russa e romena: DADA . Alcuni giornalisti eruditi ci vedono un arte per i neonati, per latri santoni, versione attuale di Gesùcheparlaaifanciulli, è il ritorno ad un primitivismo arido e chiassoso, chiassoso e monotono. Non si può costruire tutta la sensibilità su una parola, ogni costruzione converge nella perfezione che annoia, idea stagnante di una palude dorata, prodotto umano relativo.

L'opera d'arte non deve rappresentare la bellezza che è morta. Un'opera d'arte non è mai bella per decreto legge, obiettivamente, all'unanimità. La critica è inutile, non può esistere che soggettivamente, ciascuno la sua, e senza alcun carattere di universalità. Si crede forse di aver trovato una base psichica comune a tutta l'umanità? Come si può far ordine nel caos di questa informa entità infinitamente variabile: l'uomo? Parlo sempre di me perchè non voglio convincere nessuno, non ho il diritto di trascinare gli altri nella mia corrente, non costringo nessuno a seguirmi e ciascuno si fa l'arte che gli pare.

Così nacque DADA da un bisogno d'indipendenza. Quelli che dipendono da noi restano liberi. Noi non ci basiamo su nessuna teoria. Ne abbiamo abbastanza delle accademie cubiste e futuriste: laboratori di idee formali: Forse che l'arte si fa per soldi e per lisciare il pelo dei nostri cari borghesi? Le rime hanno il suono delle monete. Il ritmo segue e il ritmo della pancia vista di profilo.

Tutti i gruppi di artisti sono finiti in banca, cavalcando differenti comete. Una porta aperta ha la possibilità di crogiolarsi nel caldo dei cuscini e nel cibo. Il pittore nuovo crea un mondo i cui elementi sono i suoi stessi mezzi, un'opera sobria e precisa, senza oggetto. L'artista nuovo si ribella: non dipinge più (riproduzione simbolica e illusionistica) ma crea direttamente con la pietra, il legno, il ferro, lo stagno, macigni, organismi, locomotive che si possono voltare da tutte le parti, secondo il vento limpido della sensazione del momento.

Qualunque opera pittorica o plastica è inutile; che almeno sia un mostro capace di spaventare gli spiriti servili, e non la decorazione sdolcinata dei refettori degli animali travestiti da uomini, illustrazioni della squallida favola dell'umanità .Un quadro è l'arte di fare incontrare due linee, parallele per constatazione geometrica, su una tela, davanti ai nostri occhi, secondo la realtà di un mondo basato su altre condizioni e possibilità. Questo mondo non è specificato, nè definito nell'opera, appartiene alle sue innumerevoli variazioni allo spettatore.

La spontaneità dadaista.

L'arte è una cosa privata. L'artista lo fa per se stesso. L'artista, il poeta, apprezza il veleno della massa che si condensa nel caporeparto di questa industria. E' felice quando si sente ingiuriato: una prova della sua incoerenza. Abbiamo bisogno di opere forti, dirette e imcomprese, una volta per tutte. La logica è una complicazione. La logica è sempre falsa. Tutti gli uomini gridano: c'è un gran lavoro distruttivo, negativo da compiere: spazzare, pulire. Senza scopo nè progetto alcuno, senza organizzazione: la follia indomabile, la decomposizione. Qualsiasi prodotto del disgusto suscettibile di trasformarsi in negazione della famiglia è DADA; protesta a suon di pugni di tutto il proprio essere teso nell'azione distruttiva: DADA; presa di coscienza di tutti i mezzi repressi fin'ora dal senso pudibondo del comodo compromesso e della buona educazione: DADA ; abolizione della logica; belletto degli impotenti della creazione: DADA ; di ogni gerarchia ed equazione sociale di valori stabiliti dai servi che bazzicano tra noi: DADA ; ogni oggetto, tutti gli oggetti, i sentimenti e il buoi, le apparizioni e lo scontro inequivocabile delle linee parallele sono armi per la lotta: DADA ; abolizione della memoria: DADA ; abolizione dell'archeologia: DADA ; abolizione dei profeti: DADA ; abolizione del futuro: DADA ; fede assoluta irrefutabile inogni Dio che sia il prodotto immediato della spontaneità: DADA ."


La Playlist più cool di Aprile 2009...

sabato 18 aprile 2009

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DAZED PLAYLIST


La prima registrazione della storia

"au clair de la lune mon ami pierrot"

Quando si dice...calore latino

Figa Giapponese...

Eduardo De Filippo - L'umanità perde la fratellanza

S'ignora il Signoraggio: Ecco la maggiore causa della Crisi Economica...

Prima, quando lo Stato emetteva denaro, il Signoraggio serviva per le infrastrutture es. case popolari, strade, scuole ecc.
Oggi il Signoraggio lo pappano i privati azionisti delle banche lo Stato si impoverisce.

STATE ATTENTI!!! Le banche e i banchieri sono i veri criminali!!!




I politici sono tutti impastati con le banche, Letta braccio destro di Berlusconi è ora anche lui dipendente della Goldman-Sachs, una delle più potenti banche del mondo e tra le maggiori responsabili della Crisi Economica.


La proprietà della moneta deve tornare al popolo sovrano, che per ora DORME!!!


Questo è da picchiare!!!

venerdì 17 aprile 2009

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E' incredibile questo stronzo ha tutto, soldi, donne, auto, case, fama, e piange come un rincoglionito dicendo di avere la depressione, e un cassintegrato con la moglie chiattona, senza un'euro e con le rate del mutuo da pagare che dovrebbe fare?

E non venitemi a dire che è una questione spirituale, morale o altre cazzate varie, perchè come diceva Totò: I soldi non faranno la felicità, ma figuriamoci la miseria...


Il nuovo singolo di Lady Gaga - Papa-Razzi(nger)



Il testo in Ita:

Siamo la folla
stiamo uscendo velocemente
il flash è su di te
scattarti una foto è magico
noi due assieme saremmo fantastici
pelle e jeans
un orologio sul mio polso
non sono sicuro di cosa significa
ma questa nostra foto non ha prezzo
pronti per quelle luci accecanti,
perchè tesoro lo sai che io...

sono la tua più grande fan
ti seguirò finchè non mi amerai,
papa-paparazzi
tesoro, non c'è nessun'altra superstar
che sappia che io sarò una papa-paparazza
ti prometto che sarò gentile
ma non mi fermerò finchè il ragazzo non sarà mio
tesoro sei famoso e ti seguirò
finchè non mi amerai, papa-paparazzi

sarò la ragazza dietro le quinte del tuo spettacolo
corde e chitarre, si
perchè sai che sto iniziando i servizi
accendo le tue sigarette
l'ombra è bruciata, ?
le mie ciglia sono asciutte
ma quando tocco quel ?
non lascio tracce
amarti mi sta uccidendo
perchè tesoro tu sai che io...

sono la tua più grande fan
ti seguirò finchè non mi amerai,
papa-paparazzi
tesoro, non c'è nessun'altra superstar
che sappia che io sarò una papa-paparazza
ti prometto che sarò gentile
ma non mi fermerò finchè il ragazzo non sarà mio
tesoro sei famoso e ti seguirò
finchè non mi amerai, papa-paparazzi


A che serve la Scuola?

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E' da quando frequentavo le elementari che me lo chiedo, ma a che serve la scuola, l'università, l'istruzione forzata alla quale siamo costretti a sottostare come succubi di un supplizio che ci sottrae gli anni più belli della nostra vita, in cui potremmo veramente apprendere tutto ciò che c'è da sapere e dedicarci a quelle cose verso cui siamo veramente portati? Avevano un'istruzione regolare secondo voi i grandi pensatori della storia? Certo che no, studiavano quello per cui erano portati, e di certo venivano su dei grandi uomini con delle grandi menti, e non dei mediocri impiegatucci grigi ed insoddisfatti come al giorno d'oggi.

Ma stiamo scherzando...? La scuola è la più grande piaga che ci sia stata per le menti libere e per i pensatori, è la morte della spontaneità, è la madre della modestia (nel senso più spregevole del termine) che poi ci portiamo dietro per tutta la vita come un fardello insopportabile che alla fine ci schiaccia, e ci fa chiedere a volte perchè vale la pena vivere in questa mediocrità insignificante e puttana che ci annihilisce giorno per giorno.

Perchè secondo voi i grandi filosofi riuscivano ad esprimere le loro grandi teorie, i loro pensieri? Ci riuscivano perchè erano liberi di rifugiarsi in una biblioteca ed attingere direttamente alle cristalline fonti del sapere senza l'assillo di esami, compiti in classe e interrogazioni varie, atte a farci diventare automi di un sistema che poi non capiremo mai e che di certo non ci condurrà alla saggezza, o a scoprire i veri misteri della vita.

Ci sono molti laureati che non capiscono veramente un tubo delle materie in cui si sono laureati, indottriati come sono da falsi maestri, ma soprattutto dal sistema universitario, troppo pedante e nozionistico, in cui basta imparare gli esami a memoria ed esporli come si fa per l'ultima delle filastrocche dinanzi ad un insulso barone universitario per avere il contentino di passare l'esame, a discapito di coloro che invece sono veramente innamorati del sapere(quello vero e non della nozione), che a volte vengono discriminati per non essere degli automi indottrinati alla logica distruttrice dell'uomo-macchina, dell'uomo-prodotto da mercato.

Io proporrei università e scuole solo per le facoltà di medicina ed ingegneria, od altre materie tecniche, ma per il resto lascerei fare al singolo; del resto Cicerone non era nemmeno laureato in giurisprudenza ma...


Ecco come scaricare file multimediali da Myspace e dagli altri social networks

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Questo è il link del sito che permette di scaricare file mp3, musica, video e quant'altro dai social networks


File2hd


In vino veritas

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"Quando la tua vita è un fiasco, non ti rimane altro che bere" (Mario Zucca)


Menti eccelse per la sindrome di Asperger: i geni Einstein e Newton erano affetti da autismo

giovedì 16 aprile 2009

da: Adnkronos

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Albert Einstein e Isaac Newton erano affetti dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo che spesso viene scambiata per eccentricità. Chi ne è colpito infatti è ossessionato da complessi e ha forti problemi di comunicazione. E' quanto emerge da uno studio condotto da alcuni ricercatori britannici delle Università di Cambridge e Oxford.

In particolare, secondo la ricerca inglese, Einstein avrebbe mostrato chiari segni della sindrome di Asperger soprattutto da piccolo: era un bambino solitario e spesso ripeteva in maniera ossessiva le stesse frasi. Aveva inoltre forti problemi di confusione nella lettura. Nel corso del tempo poi questi sintomi andarono regredendo. Il padre della relatività divenne infatti un adulto con molti amici e parecchie storie d'amore.

"Ma la passione, l'innamoramento e la capacità di parlare anche di temi lontani dalla propria area di interesse sono perfettamente compatibili con la sindrome di Asperger'', ha spiegato il professore Simon Baron-Cohen di Cambridge in una intervista al ''New Scientist'' magazine. "Quello che è veramente difficile per coloro che sono affetti da questa sindrome -ha riferito- è sopportare e gestire una conversazione casuale. Non sono in grado di parlare poco''.

Quanto a Newton, secondo lo studio britannico, avrebbe presentato una sintomatologia assolutamente classica della sindrome: parlava con difficoltà, si immergeva così tanto nel suo lavoro da dimenticarsi di mangiare ed era scontroso con i pochi amici che aveva. E a peggiorare la situazione si aggiunsero anche intorno ai 50 anni depressione e paranoia.

Ma sia Newton che Einstein sono stati dei geni assoluti nel loro campo. Una potenzialità quella di eccellere che, secondo il professore Baron-Cohen, hanno tutti coloro che sono affetti dalla sindrome di Asperger a condizione che riescano a trovare la via giusta. L'alternativa altrimenti rischia di essere solo la depressione.


Flamboyant

mercoledì 15 aprile 2009

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"You live in a world of excess
where more is more
and less is much less
A day without fame
is a waste
and a question of need
is a question of taste"

(Flamboyant by Pet Shop Boys)


Fontana

« Non c'è soluzione perché non c'è problema. » (Marcel Duchamp)

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E' MORTO CATTELAN! EVVIVA CATTELAN!

L'Arte ipercontemporanea di Maurizio Cattelan

Carmelo Bene e Silvano Agosti: La Catena di Montaggio



The Dandy Warhols "We Used to be Friends"



TROPPO FORTE STO VIDEO...


L'Ignoranza Pluralistica e L'Effetto Spettatore

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In psicologia sociale l'ignoranza pluralistica è un processo che coinvolge le persone quando sono all'interno di un gruppo.

Ciascuno pensa che gli altri abbiano più informazioni sulla situazione e quindi di fronte a un evento ambiguo le persone osservano il comportamento altrui per cercare di interpretarlo correttamente senza considerare che anche gli altri fanno lo stesso. Ciò porta ad un'elevata probabilità di inazione.

Generalizzando si tratta di un processo che coinvolge diversi membri di un gruppo che pensano di avere diverse percezioni, credenze o attitudini rispetto al resto del gruppo. Essi si comportano comunque come gli altri membri del gruppo perché ritengono che siccome tutti si comportano allo stesso modo le opinioni all'interno del gruppo siano unanimi. Siccome quindi tutti i dissenzienti hanno la stessa percezione e si comportano come se concordassero con gli altri, ciascuno pensa di essere l'unico a dissentire e questo rafforza la propensione a conformarsi.

A causa dell'ignoranza pluralistica le persone tendono a conformarsi a quella che percepiscono come opinione consensuale invece che agire in base alle proprie percezioni e convinzioni.

Nel 1970 gli psicologi sociali Bibb Latané e John Darley condussero un esperimento che dimostra come le informazioni utilizzate da un soggetto per definire un evento insolito non derivino soltanto dall'osservazione diretta da parte del soggetto stesso ma anche dal comportamento delle altre persone che assistono alla scena.

L'esperimento prevedeva la convocazione di alcuni studenti in una sala d'aspetto per compilare un questionario. Come condizione variabile era prevista la presenza di un solo soggetto ignaro, la presenza di più soggetti ignari o la presenza di un soggetto ignaro e due complici. Mentre i partecipanti erano concentrati nel rispondere alle domande un fumo bianco veniva fatto uscire da una fessura sotto la porta cominciando a riempire la stanza. Quando i soggetti sperimentali erano soli, entro i primi minuti uscivano in corridoio per avvertire qualcuno. Nei casi in cui erano in gruppo, invece, soltanto il 38% di loro cercava di avvisare qualcuno entro i primi 6 minuti, percentuale che non mutava nel caso in cui nella stanza ci fossero soltanto soggetti ignari oppure i complici debitamente istruiti a fingere disinteresse per quanto avveniva intorno a loro.

L'ignoranza pluralistica può parzialmente spiegare l'effetto spettatore ossia il fatto che le persone siano più propense a intervenire in una situazione di emergenza quando sono sole. Siccome i soggetti osservano le reazioni degli altri, anche in situazioni di emergenza possono concludere dall'altrui inazione che non sia necessario intervenire. Quindi si potrebbe arrivare alla situazione in cui nessuno agisce sebbene a livello individuale qualcuno pensi che sarebbe giusto farlo. D'altra parte nel caso in cui qualcuno intervenga gli altri sono più propensi a imitarlo e aiutarlo.

NON C'E' NIENTE DA FARE, SIAMO GENETICAMENTE PECORONI...



La Cravatta USB

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"presto avremo un bambino!"
"scherzi?"
"No, me lo ha detto il dottore.
Sarà il mio regalo di Natale!"
"Ma a me bastava una cravatta!"

(Woody Allen)


A ME BASTA UNA CRAVATTA USB...


Franco Battiato - Cuccurucu Paloma

martedì 14 aprile 2009

Una perla...Cuccurucu Paloma...ve la ricordavate?

Mollare tutto e fuggire, oggi si può...

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Dite la verità, quante volte avete pensato di lasciare tutto e tutti e andare via, di fare le valige e scappare di casa, dal lavoro dalle suocere e dalle rate del mutuo e magari rifarvi una vita in qualche atollo piuttosto che a New York?
Bene amici, oggi è possibile farlo rivolgendoci ad agenzie come "Voglioviverecosì" e similari, che organizzano praticamente tutto per la vostra fuga verso la libertà...

ECCO IL LINK: http://www.voglioviverecosi.com/

Ditta canadese costruisce case sferiche per abitare sugli alberi.

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http://www.freespiritspheres.com/
...QUASI QUASI NE COMPRO UNA...

Chinese Restaurant - Chrisma

sabato 11 aprile 2009

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I Krisma (inizialmente Chrisma) sono un duo musicale italiano nato nel 1976, famoso per le sue sperimentazioni elettroniche.
Nel 1978 il duo incide il primo album, Chinese Restaurant, prodotto da Vangelis e suo fratello Nico. I Krisma vengono influenzati dal movimento punk, e in effetti il suono dell'album è molto distante da quello che caratterizzerà i loro album di maggior successo: i due sfoggiano look e atteggiamenti punk (profonda sensazione creerà il gesto di Maurizio che, durante un concerto, si ferisce con una lametta da barba rischiando di perdere un dito).

Chinese Restaurant tracklist:

1. Thank You
2. Black Silk Stocking
3. Lola
4. C-Rock
5. What For
6. Wanderlust
7. Lycee
8. Mandoya
9. Thank You (new mix)

Burj Al Arab il più lussuoso albergo del mondo a Dubai

venerdì 10 aprile 2009

Burj Al Arab con le sue 7 Stelle è il più lussuoso albergo del mondo, ambita meta per managers(Si quelli che hanno causato la Crisi...ndr), vips e altro ciarpame ...stanze a partire da 600euro a notte...just a dream per noi poveri mortali...




Poco male ci consoleremo in qualche motel di terza categoria con qualche allegra signorina forse più simpatica delle facce da culo presenti lì...Come si dice, poveri ma belli, e se non c'avete manco la bellezza beh...allora si che so cazzi!!!

Tu sei bravo...

giovedì 9 aprile 2009

Robert De Niro nel film Terapia e Pallottole del 1999

Adriano Casassa al Chiambretti Night parla della Crisi Economica

Sembra un pazzo ma non lo è(Purtroppo per noi...)

Stranezze su GOOGLE EARTH - Strangeness on GOOGLE EARTH

Cose veramente strane su google earth...incrediiiiiiiiiiiibbbbileee...

Madonna dona 500mila dollari all'Abruzzo

mercoledì 8 aprile 2009

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Dopo l’appello del sindaco di Pacentro, paese di cui la pop star è originaria, Madonna ha deciso di contribuire con una «donazione sostanziosa» per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Secondo indiscrezioni, la cifra si aggirerebbe intorno ai 500 mila dollari.


«Sono felice di dare una mano al paese dei miei nonni», ha affermato la ‘signora Ciccone' al ‘People'. «Il mio cuore va alle famiglie che hanno perso i loro cari o le loro case», ha aggiunto la pop star. Nel paesino dell’aquilano sono vissuti fino al 1919, prima di trasferirsi negli Stati Uniti, i nonni paterni di Madonna.

Spot Fiat 500

Avete notato il nuovo spot della fiat 500, io lo trovo squisitamente minimale...take look

Annegare in un bicchiere di Martini bianco...

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Un vecchio proverbio Yiddish ammonisce: ''Se il destino di un uomo è annegare; annegherà anche in un bicchiere d'acqua''...Io dal canto mio spero di essere destinato ad annegare in un bicchiere di Martini bianco...e voi?

Io mi trasferisco a Vatican City...

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Cazzeggiando per la Rete guardate cosa ho scoperto, inserita nella blacklist dei paradisi fiscali c'è nientepopodimenochè la Città del Vaticano. Riporto cosa c'era scritto: ''È considerato un paradiso fiscale anche Città del Vaticano. Il motivo è fondamentalmente che la banca vaticana non è sottoposta alle leggi internazionali sul controllo delle entità finanziarie e delle correlate raccomandazioni di organismi internazionali come l'OECD (OCSE). Di fatto, l'Istituto per le Opere di Religione (IOR) non è una banca con accesso diretto al sistema finanziario internazionale, ma si appoggia ad altre entità. Ciò permette una flessibilità e discrezione che costituisce di fatto il Vaticano come il paradiso fiscale per eccellenza'' ...Beh quasi quasi ci faccio un pensierino. Si ho proprio deciso mi trasferisco a Vatican City, voi barboni rimanete pure in Italia e ognittanto fate un po'di carità così andate in paradiso...io grazie a D'io il mio paradiso l'ho già trovato...

Dove vai se la bombetta non ce l'hai

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Moschino riporta in auge la bombetta( bowler in English) ci sembra di essere nel famoso quadro ''Golconda'' di Renè Magritte. Finalmente un pò d'eleganza in mezzo a tanta sciatteria ...God save the dandystyle!!!

Eiaculazione precoce, arriva lo spray miracoloso

martedì 7 aprile 2009

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Potrebbe già essere disponibile nelle farmacie di tutto il mondo dal 2011 lo spray contro l'eiaculazione precoce, un problema da molti sottovalutato ma che in Italia, secondo alcune stime non ufficiali, sembra interessare addirittura 4 milioni di uomini, e che nel mondo affligge circa un uomo su tre. Lo spray miracoloso è stato 'messo a punto' da alcuni ricercatori del Royal Victoria Hospital di Belfast, nell'Irlanda del Nord, e contiene alcuni anestetici in grado di ritardare l'eiaculazione, diminuendo la sensibilità del pene.



L'esito dello studio, condotto su circa 300 pazienti sofferenti di eiaculazione precoce, è stato recentemente pubblicato sulla rivista specializzata "British Journal of Urology International". Le 'cavie', prima del trattamento, avevano un orgasmo solamente dopo 30 secondi dall'inizio del rapporto sessuale, mentre dopo aver utilizzato lo spray riuscivano a prolungare il rapporto di circa otto volte (4 minuti).



Alcuni pazienti sono stati sottoposti a test 'placebo', ed è risultato che il rapporto veniva prolungato solamente di circa 1,7 volte (21 secondi in più).



Spiega Dinsmore Wallace, autore della ricerca e coordinatore dello studio: "L'eiaculazione precoce può essere una condizione molto dolorosa per gli uomini, e il 40% di loro ha avuto più esperienze in questo senso. Una patologia che può causare angoscia, frustrazione e inibizioni nell'intimità sessuale. Il nostro studio dimostra che quando lo spray, chiamato PSD502, viene applicato sul pene cinque minuti prima del rapporto sessuale migliorano le prestazioni e la durata, e di fatto l'eiaculazione precoce sparisce o è molto limitata".

I Due di Picche più Geniali

I DUE DI PICCHE
ovvero
IL MIO NON È UN "NO", MA UN "MI DISPIACE ..."

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1. No, guarda, è un periodo che sono distratta da cose più grandi di me. Devo prendere delle decisioni che non so prendere, e così la mia percezione delle cose è confusa e incoerente…
2. L'ultima cosa che vorrei fare è ingannare qualcuno, a cui soprattutto tengo, così per gioco.
3. Stare con te mi piace perché sei una persona davvero interessante e in gamba, ma il mio cuore è preso interamente da un'altra persona (che notoriamente non la caga di striscio).
4. Da tanto tempo questa cosa mi prende, al punto che non mi ritengo neanche più sul mercato… (dice lei: poi la dà via come un frisbee).
5. Il mio ideale sarebbe farti felice in qualche modo, ma ovviamente non nel modo che mi chiedi tu… (forse voleva comprarmi un gelato?).
6. Sono ovviamente lusingata da quanto mi dici e questo non ti sminuisce certo ai miei occhi; anzi…
7. Mi dispiace dovertelo dire così, ma su queste cose non si può mentire agli altri e soprattutto a sé stessi.
8. Anyway (sic!), non so neanch'io dove sto andando a parare: ho un po' perso il filo della mia vita.
9. La mia risposta non è "no", ma "mi dispiace".
10. Tu sei una persona capace di rendere felice gli altri, perché si vede che sei pieno di attenzioni, ma a me manca quel "clic" necessario a un vero amore.
11. Mi spiacerebbe moltissimo perderti, ma so che non ti posso imporre niente.
12. Tu mi hai offerto tutto. Io non ti offro nulla in cambio, lo so, se non la mia amicizia.
13. Se non potremo più vederci perché per te è senza senso lo capirò, anche se mi dispiacerà moltissimo.
14. A te la scelta sul da farsi ora: qualunque cosa farai sarà sicuramente giusta. Io spero di non doverti perdere per sempre, ma… c'est la vie, n'est-ce pas?.
15. Tu mi piaci molto, sì, mettiamoci insieme…, ma dopo l'estate!
16. Io, cosa, con chi ?!?
17. Io e te insieme? (risata) Ma dai, sii serio!
18. Tu sei un bravo ragazzo(/a): meriti di meglio.
19. Non ti merito.
20. Non sei tu che non vai bene per me: sono io che non vado bene per te.
21. Guarda, mi prendi alla sprovvista; dovrei pensarci, ma intanto continuiamo a vederci …
22. Non posso perché ti voglio troppo bene!
23. No, guarda, le donne come me sono destinate a rimanere sole.
24. No, guarda, ti stai rendendo ridicolo (eventualmente: anche nei confronti di te stesso), e poi non sopporto gli uomini che piangono.
25. Guarda, un uomo che piange non piace a nessuno, tanto meno ad una ragazza… e lasciami il braccio, cazzo!
26. (Lui in lacrime. Lei, rifacendogli il verso:) Gnê… gnê… gnêêê.
27. (Lui le passa un braccio sulle spalle. Lei:) Dai, mi fai caldo… (lui non accenna a retrocedere: dopo cinque secondi, scrollando le spalle, con una smorfia) Daiii !
28. Può darsi che ci ripensi: è il momento che è sbagliato, non la persona.
29. Ma no, dai. E poi non sarebbe corretto nei confronti di Marco (che la sta tampinando da una vita, ma di cui a lei non frega un accidente).
30. Ma no, dai. E poi non sarebbe corretto nei confronti di Luisa (amica di lei che lo sta notoriamente puntando, ma che lui altrettanto notoriamente non sopporta). [N.d.r. Attenzione alla differenza con la n.29!!]
31. Alle volte mi chiedo chi sono, da dove vengo, dove vado: non ho trovato risposte per me stessa, figuriamoci per un altro.
32. Ma sei ubriaco? (sa benissimo che lui non ha bevuto niente)
33. Io non posso pensare a te se non come a un buon amico o a un fratello…
34. (Con tono decisamente seccato) No! non adesso!
35. (Con tono di rimpianto) Se me lo avessi chiesto un mese fa…
36. (Con stupore) Ma no! Cosa hai capito? … o forse è colpa mia che ti ho illuso? … ti ho dato delle speranze in qualche modo?
37. (Con tristezza) No, meglio di no, siamo troppo diversi e troppo uguali allo stesso tempo. Non potrebbe funzionare.
38. Cosa credi, certe cose costa più a me dirle che a te sentirle.
39. No, guarda, lasciamo le cose così come stanno: non roviniamo tutto.
40. Non che mi dispiaccia: mi aspettavo che prima o poi saremmo arrivati a questo punto, ma mi sembrava che tu avessi già capito dai miei atteggiamenti come stanno veramente le cose.
41. È meglio se ne riparliamo con calma un'altra volta (lui è evidentemente calmissimo).
42. No, non posso rinunciare alla mia libertà.
43. (Lui) Potresti fermarti a dormire da me … (pausa imbarazzata) Io dormo sul divano. (Lei) Su questo neanche si discuteva! E ora portami a casa.
44. (Lui, dopo tutta l'estate che ci prova, quando si rende conto che lei, che lo ha sempre rimbalzato, sta prendendo il taxi per l'aeroporto) Perché non mi hai detto che partivi? (Lei, come dando la più ovvia delle risposte) Perché non me lo hai mai chiesto. [N.d.r. Il colloquio si è svolto in inglese, ma è stato tradotto per semplicità di consultazione]
45. (Lui) Ti telefono la settimana prossima? (Lei) Si, si… semai anche quella dopo.
46. Ti chiamo venerdì! (Per due mesi silenzio, poi un giorno:) Ti ho chiamato almeno quattro volte... ma era sempre occupato oppure non c'era nessuno.
47. Ma no, non è vero che sto cercando di mettermi col mio ex. Ma chi ti ha detto questa stronzata? Ho il cuore libero ed aperto a qualsiasi nuova storia! (dopo un mese si rimette con il suo ex)
48. Non ti posso promettere niente, sto facendo il servizio militare e sono sempre in giro per missioni segrete. Non ci potremmo vedere mai!
49. Io ci tengo molto a te, solo che non è il momento ora che sto partendo e starò un anno all'estero. Non ci potremmo vedere mai. (Tornava a casa tutti i weekend, ovviamente senza mai farsi vivo)
50. Non ho più voglia di storielle del cavolo, ormai mi sono stufato. Se ora uscirò con una ragazza sarà per sempre. Voglio trovare una donna da sposare.
51. Dái! senti che bella musica, andiamo a ballare.
52. Ci tengo troppo a te, e poi non sei il mio tipo.
53. "Mi lasci il telefono?" "Ma no, dammi tu il tuo." (Stefano Catta)
54. "Oggi e domani non posso..." "Beh! facciamo un'altra volta" "Ah, no. Io non faccio programmi" (Gerri)
55. Vedi, a me piace conoscere gente nuova, ma poi finisce lì. (Anotjo Bruchuck)
56. (Lui:) Scusa se non ti ho chiamato, ma era brutto tempo. (Lei:) Tanto avevo altri programmi, e poi non c'ero. (Gerri)
57. Vorrei stare con te, ma non ci riesco! (Paolina)
58. Sgomma!
59. No, guarda, non penso che sia una buona idea ...
60. Forse è meglio che ne parliamo un'altra sera
61. No: è il mio stomaco che me lo dice...!
62. Dài. forse non è il momento.
63. No, non me la sento.
64. No. guarda, è un periodo che devo lavorare molto... (e che cazzo c'entra ???)
65. I never mix business with pleasure. (internazionalmente geniale!) (SweetiePie)
66. Non ci conosciamo abbastanza.
67. No, il nostro segno zodiacale non sarebbe compatibile.
68. Toh, guarda, è arrivato Luigi...! (manovra improvvisa per distrarre e troncare di netto l'approccio.)
69. No perché ho intenzione di trasferirmi a Roma
70. Sì, sto molto bene con te, ma nella mente aleggia ancora il fantasma del mio ex: devi apettare (sta ancora aspettando!). (Pegasina)
71. Sai, in verità penso che non troverò mai nessuno con cui essere felice... Sono io che ho qualcosa che non va! (Fedoro)
72. Deve essere bello amare una persona così tanto come tu ami me... Non mi è mai successo (Lapos)
73. Prima che io e te riusciamo a stare bene assieme deve passare del tempo... (3 sec. pausa) ...molto tempo, almeno una decina d'anni. (Lapos)
74. Ho bisogno di tempo per pensarci, lasciami in pace e non farti più vedere per tutta l'estate; ne riparleremo al ritorno dalle vacanze. (Ad ottobre inoltrato lui da perfetto masochista la cerca e lei:) Sto bene così, senza di te, ho fatto la scelta giusta. (Mirko)
75. (Lei è a conoscenza di TwinPiks) Sono un po' imbarazzata... temo che dovrai aggiornare la tua lista dei due di picche!. (Gerri)
76. No, abbiamo tempi diversi. Dovresti imparare a capire i miei ritmi. (Daysie)
77. Scusa, non capisco. (Anotjo Bruchuck)
78. Mi dispiace tu abbia frainteso i miei segni d' amicizia: se l'avessi immaginato non mi sarei mai sognata di darti dei segnali "sbagliati" (il tutto mentre lei abbraccia lui strettissimo e, col capo chino, fa sgorgare a comando una sincera lacrima di commozione). (Fedoro)
79. (Lei gli da un input imprudente e lui le salta letteralmente addosso. Lei:) Adesso tu prendi e vai dai tuoi amici a raccontare che sono una figa di legno perchè tanto io con te non ci sto. Capito? Non ci sto.
80. È inutile che insisti, tanto come ti ho già detto due anni fa io con te non ci scopo.
81. Vedi, il punto è che in questo momento non me la sento di avere una storia con nessuno e tu sei una persona che vale troppo per rovinare questa amicizia che sta nascendo. Forse un giorno sarà diverso ma in questo momento è così e ti chiedo di rispettare questa mia decisione. (Lui:) Quando cambierai idea forse io non ci sarò più... (Lei:) Ne sono consapevole. (Paoletta)
82. (Lui le ha chiesto di diventare il suo amante) In questo momento sono troppo innamorata di me stessa per accettare un ruolo secondario. (Paoletta)
83. (Lui le ha proposto di fare un giro) Sì, magari facciamo un giro a quella mostra con Xxx (esperto d’arte, famosa checca) così ci dice qualcosa di quella giovane artista giapponese... (Paoletta)
84. Il sentimento in questo momento non fa parte del mio universo. (Paoletta)
85. Guarda, non so cosa mi succede, ma mi prende malissimo... (Vale)
86. Prima di dire certe cazzate, ricordati almeno il mio nome ! (Saibaba)
87. Non ci posso fare nulla, non c'è la chimica ... (Camilla)
88. Ti conosco troppo bene, so di cosa tu hai bisogno... e ti posso assicurare che non è me che vuoi. (Fedoro)
89. Irrazionalmente potremmo stare insieme... razionalmente no. (Camilla)
90. La mia vita è già abbastanza caotica: non mi confondere ancora di più le idee, ti prego. (Domino)
91. Mi dispiace, in questi giorni riapre la stagione di caccia. Ciao, ci vediamo. (Korrias)
92. (Dopo aver passato due ore a parlare, lui cerca di baciarla. Lei:) È tardi, sono stanca, devo rientrare. (GP)
93. Io ora sto con Guido, lui ha riempito tutti i buchi che tu hai lasciato liberi... in tutti i sensi ! (Kurgan)
94. Sparisci, rospo ! (Kurgan)
95. (Lui tenta un impacciato approccio:) Ciao, mi chiamo ... (Lei, con aria furbetta e altezzosa:) Je ne parle pas italien! (Lui:) Pas de problemes, je parle francais. (Lei, fredda, girandosi da un altra parte:) In questo caso non parlo nemmeno francese!!! (Korrias)
96. È ora che cambi il cellulare, non funziona mai e c'è sempre la segreteria telefonica, e tu sai che io odio lasciare i messaggi in segreteria. (Il cellulare funziona benissimo e non ha la segreteria telefonica) (Phillo)
97. Guarda, io non potrei mai mettermi con l'ex ragazzo di una mia amica. (Evidentemente quella a cui ha fatto da testimone di nozze e di cui si è scopata il marito al ritorno dal viaggio di nozze è una semplice conoscente) (Phillo)
98. Facciamo che stiamo almeno un mese senza vederci, così capiamo se la cosa è una cosa seria. (Evidentemente non era una cosa seria: non l'ho più vista) (Phillo)
99. (usciti dal ristorante dove lui ha speso una fortuna, passeggiando in direzione dell' auto lasciata intenzionalmente lontana) ... perché poi vedi, fai conto che fra noi non ci fosse soltanto amicizia, ma un sentimento che ci legasse in maniera più, come dire, profonda....no? (lei:) ...uh uh, pensa tu che verrebbe fuori. È quella la tua macchina? (Fedoro)
100. (Lui) Ciao, ti ho telefonato per chiederti se volevi uscire con me questa sera. (Lei) No grazie, sai in questo periodo non ho testa!... (Dopo qualche tempoi, Lui) Ciao, come stai? Vieni con me ad una festa? (Lei) No grazie, sai ultimamente ho perso la testa! (RicLaura)
101. (Lei lo aspetta a casa da un'ora, Lui le telefona) Pronto, sono un po' in ritardo perché è venuto a trovarci l'ex di mia sorella. (Lei) Che centri tu con l'ex di tua sorella? (Lui) No è che dovevo anche accendere il videoregistratore e... (Lei) Non è che ti è anche caduto un meteorite nel giardino e ti sei fermato a spalarlo? (Lui) Sì. (Clara)
102. Sai, io non sono libero, in questo momento non è che mi sento in colpa, SONO in colpa. (Art)
103. (Lui) Vuoi qualcosa da bere? (Lei) No grazie, devo guidare. (Lui) Non ti preoccupare, ti accompagno io (Lei) No grazie, abito molto lontano... (Bangi)
104. (Telegramma) Sentimenti mutati. Ritieniti libero. Stop (Fufa)
105. (Lui, dopo che lei lo ha accusato di avere la testa a cassetti) Sai, dopo l'altra sera non riesco più a chiudere il cassetto... c'è sempre un calzino che spunta fuori. (Lei) Provaci meglio.
106. Il tuo compleanno? L'avrei detto che sei scorpione... Venerdì non mi scappi, ti chiamo di sicuro per farti gli auguri! (Venerdì: ???)
107. (Lui) Simpatica la tua amica. (Lei) Lascia stare è fidanzata. (Lui) Non sono mica geloso, e poi comunque di fianco a te scompaiono tutte... (Lei) Appunto, quindi lasciala stare.
108. Ma non ti senti un po’ ridicolo? (Poi, fissando il suo sorriso imbarazzato:) Almeno togliti quel pezzo di insalata che ti è rimasto tra i denti ... (Caterina)
109. Non perdi tempo tu con le ragazze! Malauguratamente io ho tempi moolto lunghi.
110. Mi dispiace, ma qualcuno è stato più veloce di te.
111. (Lei) Non sei il mio tipo. (Lui) E com’è il tuo tipo? (Lei) Non ha niente a che vedere con te.
112. Guarda, questa è stata una serata perfetta: non la vorrai mica rovinare così?.
113. Credimi... (appoggiandogli una mano sulla spalla) non posso proprio.
114. No, guarda, io di solito non mi metto con i ragazzi più giovani di me perché so già che sorgerebbero un sacco di problemi che non potrei sopportare.
115. Io sono una persona molto complicata con cui avere a che fare (il che non le ha impedito di andarsene in vacanza con uno che aveva conosciuto solo 2 settimane prima).
116. (Lui) Vedi ora che ti ho detto che ti voglio bene... sto tremando. (Lei) Anch'io sto tremando, la finestra è aperta ed entra un vento gelido. (Marco)
117. (Lui) Io sono libero, tu sei libera, perchè non ci occupiamo? (Lei) E che siamo, due bagni? (Marco)
118. (Lei) È tardi (Lui) Ma no, dai, non è tardi ... (Lei) Per una serata come questa, è tardi. (GP)
119. (Ad un aperitivo: Lui) Cosa ne dici, andiamo a mangiare qualcosa? (Lei) Oggi non posso, sentiamoci domani. (L’indomani, Lui) Allora cosa ne dici, ci vediamo, che so ... lunedì, martedì.... (Lei) Ma, guarda, ho deciso che devo mettermi a dieta. (Lui) Beh, allora si può fare un altro aperitivo. (Lei) La dieta comprende anche quelli. (Anotjo Bruchuck)
120. (Lui) Allora è un sì o un no? (Lei) Guarda, io vorrei che fosse un sì, ma so che è un no. (Maxine)
121. (Lui) Allora, ti aspetto davanti al cinema? (Lei) Guarda, facciamo così: se mi vedi vuol dire che vengo se non mi vedi vuol dire che non vengo (da candidare all'Oscar per la sua impareggiabile genialità).
122. (Lui) Allora mi chiami tu? (Lei) Va bé dai ci sentiamo... (Er meio)
123. Guarda al 99% vengo (non è mai venuta, al 100%!). (Er meio)
124. Niente di personale, ma non ti amo più. (Maxine)
125. (Lui) Sai, stiamo così bene insieme, che potremmo uscire insieme in un modo un po' diverso da come stiamo facendo. (Lei) Guarda, non è per te, ma credevo di averti fatto capire che non sono interessata ad uscire con nessuno in questo momento. (Anotjo Bruchuck)
126. No, sei fidanzato. (Colobraro)
127. Sei dolce come mai nessuno, ma io devo essere trattata male per amare! (Zanzo)
128. (Lui, in partenza) Non ti mancherò? (Lei) Certo che mi mancherai, chi mi pagherà la colazione tutte le mattine? (Betty Red)
129. (Lui, alla sprovvista) Hai impegni stasera? (Lei) Nnn...ssi si, purtroppo non posso uscire con te. (Maraya)
130. (Telefonata ad un cellulare) Pronto, ciao (bla, bla...), e se uscissimo insieme questa sera? (Lei) Cosa? pronto, pronto, pronto... la linea è disturbata non sento più niente, sono in una zona senza campo... Ci sentiamo prossimamente, ciao. (Il telefono prendeva benissimo). (Maraya)
131. (Lui, con voce suadente e carica di speranza) Ti andrebbe di uscire con me sabato? (Lei) Questo sabato non ho voglia di uscire e comunque prima di tentare di conoscere gli altri dovresti conoscere te stesso. (Sailman)
132. (Lui) Ti vuoi mettere con me? (Lei) No, e comunque prima dovresti chiederlo a quella tribù di bambini (brufoli, nda) che hai sulla fronte. (Sailman)
133. (Lui) Non sono il tuo tipo, e poi scorreggio a letto. (Lei) Si, eppoi anch'io scorreggio a letto. (Beppe Viscardi)
134. Non ho bisogno di essere giudicata, ma di essere capita. (Peppe Viscardi)
135. (Lui) Ti telefono? (Lei) No, guarda perché... hmmm... (click!) (Giulio Longo)
136. Pensavo a te recentemente... (segue sorriso interlocutorio) (Fedoro)
137. Ti amo tanto ma non posso! Ora scusa vado a letto perche ho sonno. (Ryo Saeba)
138. Caro, sono innamorata di te, ti amo un sacco, ma non voglio amarti perché mi incasini la vita. (Max Sanna)
139. In queste due settimane ho avuto degli sbalzi di umore, non sempre avevo voglia di vederti, e tu non lo meriti, il venerdi e sabato è ancora sacro e poi... sta arrivando la primavera e l'estate ma se torno faccio le cose giuste questa volta, credimi mi dispiace molto, io ci ho provato ma non sono ancora pronto per una storia seria. Mi credi? (Berta Libellula)
140. Non credere che non ci abbia pensato, ma adesso non avrebbe senso gettarmi tra le braccia di qualcuno. Forse un domani. E forse no. (Stefano Valentini)
141. (Lui) Perché non ci diamo la mano? (Lei) E a chi ce la dobbiamo dare, la mano? (G.Siculo)
142. Mi ha detto di dirti che non c'è ma comunque di lasciare un messaggio (G.Siculo)
143. Saresti anche simpatico... ma sei così cretino! (Giulio)
144. (Vivono in due diverse città. Lei) Ci vediamo a fine Giugno? (Lui, con voce terrorizzata) Non pensavo che volessi vedermi così spesso! (È metà maggio!) (Small Size)
145. Ti presento una mia amica a cui piacerai sicuramente: lei impazzisce per quelli un po' bruttini ma simpatici. (Maranza)
146. Sarò cretina, ma il sentimento o c'è subito o non c'è, non può arrivare dopo un pò di tempo: tu sei un carissimo amico. (Oliver)
147. Mi dispiace ma la mia religione me lo vieta! (Susi)


148. Anche io ti amo, ma il mio è un amore che non può andare al di là dell'amicizia! (Daria)
149. …Perchè vedi, tu non sei come gli altri. Tu sei diverso, mi capisci, io con te posso parlare, confidarmi. Gli altri invece pensano sempre a una cosa sola. (Gufo)
150. Grazie della serata, ci sentiamo in settimana. (Tucan)
151. No guarda non posso uscire con te perchè ti considero un cugino anzi un fratello (ci vediamo solamente qualche volta il sabato sera in discoteca e basta) (Paolo)
152. (Lui) Dove lo trovi uno come me? (Lei) Mmh..mi dai qualche giorno di tempo per farti una lista completa? (Luciana)
153. Vabbè ..che devo dirti.. .non so..mi piacerebbe stare con te...anche essere la tua tipa, eventualmente (anche se c'è parecchia differenza d'età..). Ma fare l'amore così, con uno che non conosco e che che poi non rivedo... insomma, non è il mio genere, credimi... poi magari sono un tipo sensuale, faccio molto l'amore... ma preferisco con persone con cui ho un rapporto che dura nel tempo..una botta e via mi mette tristezza e mi umilia... oh, ora te l'ho detto! sei contento? (Lucy)
154. Sono arrivata ad un bivio, inevitabilmente.. (Lucy)
155 (Lui) Senti, comunque non sai cosa di perdi. (Lei) Veramente sei tu che non sai quello che ti sei perso. (Alex)
156. Non vorrei accorgermi troppo tardi che tu nonsei fatto per la vita di coppia. (Cricrì)
157. No, non è che non voglio stare con te, è che tu non me l'hai chiesto!
158. Al momento è tutto overbooked. Però puoi metterti in lista di attesa.
159. Non ho ancora reciso il cordone ombelicale che mi lega amia madre. (Masha)

Il Bohemien intervista Costantino della Gherardesca

domenica 5 aprile 2009

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1)Discendente di una tra le più nobili famiglie di Firenze, fra i suoi avi ha nientepopodimenochè Ugolino della Gererdesca, immortalato da Dante nei canti i XXXII e XXXIII nel girone dei traditori, Lei è più traditore o più vittima?

Traditore mai. Tengo molto alla lealtà. Piuttosto vittima. Detto questo se qualcuno mi tradisce divento carnefice.

2)Lei è omosessuale dichiarato, c'è ancora molta intolleranza in Italia contro i Gay? Ma è vero che in certi ambienti (arte, moda, spettacolo) i Gay sono più avvantaggiati degli etero?

Certo che c'è ancora intolleranza in Italia. I leader governativi sono costretti ad essere omofobi per soddisfare esplicite richieste da parte della Chiesa Cattolica. Non lo fanno perchè "sono meno progressisti di Zapatero", lo fanno perchè sono sotto scacco.
Per quanto riguarda la televisione : non penso che i gay siano avvantaggiati. Anzi. La televisione rimane controllata da uomini eterosessuali di quelli che guardano il calcio e parlano di donne poco eleganti. Non è mica Broadway. E' un business enorme che deve raggiungere anche le vecchie fasciste che vanno a messa e mangiano i bucatini nei piatti fondi.


3)Abbiamo avuto modo di ammirare i suoi simpatici sketch prima a Markette, poi al Chiambretti Night, quando e come è iniziato l'idillio artistico con quella simpatica canaglia di Piero Chiambretti?

Ho iniziato a lavorare con Piero Chiambretti nel 2001 a Chiambretti C'è. Appena mi ha visto ha detto che avremmo fatto grandi cose insieme. Piero capisce tutto al volo.

4)Quali sono stati e/o sono ancora i suoi miti? Film e canzone/i preferite?

Da ragazzino il mio mito era Nico, la cantante. Poi ho sempre adorato il rock più divertente come quello delle New York Dolls ... The Fall. Adesso a 32 anni ascolto roba un po' più dura. Mi piacciono i Lightning Bolt, I Grails. Detto questo ho sempre amato anche Donna Summer.
Per quanto riguarda il cinema Bunuel mi ha folgorato con quasi ogni suo film. Di contemporanei amo Todd Solondz.


5)C'è una battuta che dice: ''Nel Capitalismo l'uomo sfrutta l'uomo; nel Comunismo e' il contrario.'' Lei è più liberal o più social?

Anarchico casomai. Li disprezzo tutti. Detto questo non riesco a votare a destra perché certe posizioni prese contro la ricerca sulle cellule staminali sono ingiustificabili.

6)Più Punk o più Pop?

Fra i due sicuramente più punk. Quello vecchio però. Mica la merda che i ragazzini di oggi chiamano "punk". Quello senza skateboard, per intenderci.

7)Lei è anche un grande appassionato d'arte, cosa o chi preferisce tra: 1) Arte classica o Arte Concettuale 2) Giotto o Duchamp 3) Sgarbi o Philippe Daverio

Preferisco l'arte concettuale perchè la conosco meglio. Sono molto ignorante per quanto riguarda l'arte antica. Quindi Duchamp e Daverio.

Saluti, e in bocca al lupo per il suo prosieguo artistico.

Crepi.

"SHOWREEL GIUSEPPE RAGAZZINI"

sabato 4 aprile 2009

Fatevi un giro sul sito di questo eclettico artista visuale italiano naturalizzato londinese:



SITO UFFICIALE: http://www.giusepperagazzini.it/

WIKIPEDIA: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ragazzini

Rock Giapponese:

Due Le Quartz Jisatsu Ganbou:

Vestirsi Cosplay...

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Cosplay (コスプレ , kosupure?) è la pratica che consiste nell'indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire. Poiché il fenomeno ha avuto origine in Giappone, il personaggio rappresentato da un cosplayer viene spesso scelto tra quelli individuabili nei manga e negli anime giapponesi, ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi alle band musicali, particolarmente di artisti J-Pop e J-Rock (musica pop e rock giapponese), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità.

Il termine è una contrazione delle parole inglesi costume ("costume") e play ("interpretare/recitare"), che descrivono accuratamente l'hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del cosplay.

La principale differenza tra il cosplay ed il vestirsi in costume praticato negli Stati Uniti e in Europa è che in Giappone le persone tipicamente si vestono come i personaggi di anime, manga, o videogiochi giapponesi, piuttosto che vestirsi come personaggi di Star Trek o in costumi rinascimentali, anche se ultimamente anche in Giappone stanno prendendo piede cosplay ispirati ad opere occidentali, grazie anche al successo internazionale di opere quali Harry Potter o la trilogia di film del Signore degli Anelli o la celebre saga di Star Wars. Un'altra differenza è che gran parte dei mascheramenti negli Stati Uniti e in Europa è legata ad eventi particolari come convegni e festival.

Il cosplay si è diffuso in tutto il mondo negli ultimi anni, unendosi al vestirsi in costume per i convegni di fantascienza in Nord America ed Europa, oltre che ad altri particolari tipi di ritrovi in costume, come le rievocazioni storiche di certe battaglie o avvenimenti, i raduni di giochi di ruolo dal vivo oppure in occasione di halloween e del carnevale.

Una piccola nicchia in questo campo è costituita dai dollers, il termine che indica un attore dilettante di kigurumi. Questi cosplayer indossano maschere (che li fa definire in giapponese anche animegao, ovvero "faccia da anime") e una calzamaglia completa per trasformarsi completamente nel loro personaggio.
Una definizione adottata in certi casi è quella di cross-players, da "cross-dressing" e "cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto rispetto al loro. Non si tratta comunque di una vera e propria nicchia del cosplay, ma di una definizione a volte usata in modo improprio e non accettata da tutti gli appassionati. Le migliori cosplayers giapponesi si possono trovare ogni domenica ad Harajuku, quartiere di Tokyo, dove decine di ragazze si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e ai fotografi.

LINK DELLA COMMUNITY COSPLAY ITALIANA: http://www.satyrnet.it/cosplay/index.htm


Tennant ispirato da Doherty

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LONDRA(1 Aprile '09)- Neil Tennant dei Pet Shop Boys ha affermato che è intrigato da Pete Doherty e che il brano “Pandemonium” del duo di Londra contenuto nel nuovo album “Yes” è stato ispirato dalla relazione tra Doherty e la top model Kate Moss.
“E´ corretto, il brano è stato ispirato dalla loro storia. Sono sempre stato intrigato da Pete Doherty, dal suo carisma e stile. In lui c´è un po´ di Boy George” ha affermato Tennant.

Intanto da circa un mese è uscito il primo album solista dell'ex Babyshambles(Grace/Wastelands)e sembra stando ad alcune indiscrezioni che il dandy di Hexham, stia scrivendo anche una serie tv per la BBC...


Catholics do it better

Dal Sito: Madsex

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È notte, lei è in ginocchio nelle docce del dormitorio e si dedica anima (è proprio il caso di dirlo) e corpo a una magistrale fellatio. Lui, sorpreso dalla qualità sopraffina della prestazione full contact della santerellina e dal piacere che lei stessa ne trae, domanda ingenuamente: “Ma chi ti ha insegnato?”. Lei, arrossendo appena: “Il parroco, da ragazza”. Ecco una delle tante esilaranti scene che troverete in uno dei libri più irriverenti e geniali degli ultimi tempi, Come sedurre la cattolica sul cammino di Compostela di Étienne Liebig (ed. Castelvecchi). Diario di viaggio, inchiesta sociologica e psicologica, anche un po’ Bildungsroman, il libro racconta le allegre e faticose vicissitudini dell’autore che percorre a piedi, come di regola dal Medioevo, il cammino dei pellegrini diretti dalla Francia alla cattedrale di Santiago di Compostela, in Spagna. Con un obiettivo assai libidinoso: sedurre (per usare un termine gentile) quante più pellegrine possibile, in una sorta di delirio dei sensi in cui la temperanza e la rinuncia svaniscono, un accesso ed eccesso di collezionismo della carne tanto più furioso quanto più lo spirito religioso delle sue vittime è, dapprincipio e solo a parole, forte e inflessibile. Per dimostrare cosa? “Ho scritto questo diario contro una forma di pensiero che rende gli uomini schiavi. Contro un dogma surreale… perché anche dopo duemila anni il primo bersaglio della Chiesa è la sessualità. Anche la mia, quindi. E l’unica difesa contro l’oppressione religiosa e sessuale è godere, godere e ancora godere, foss’anche con quelle stesse donne che diffondono un oscurantismo medievale - anzi, soprattutto con quelle - perché al piacere di ricondurle alle gioie della carne potrò aggiungere la subdola soddisfazione di aver fatto trionfare la Ragione”. cover_filosa.jpg
Ed ecco allora che da subito l’autore inanella una serie di vittorie con velocità e facilità tali da sorprendere anche se stesso. Béa, in pellegrinaggio con il marito, si fa “castigare” due volte nello stesso pomeriggio, mugolando con il crocifisso d’oro in bocca, nominando il nome di Dio invano nei momenti-climax, compiendo volentieri atti contro natura. E alla sera, mentre tenta di dormire, lo stremato Liebig sente Béa e il marito nella camera accanto impegnati in un amplesso selvaggio, e capisce di essere stato in realtà concupito da lei con il consenso di lui. Allora medita sull’ambiguità dei cattolici: “Fanno come tutti gli altri, scendono a patti con la morale, fanno giochetti perversi per ricreare il brivido dopo dieci anni di matrimonio? La religione ha imparato da secoli a venire a patti con gli istinti animaleschi: a loro la notte, a lei il giorno”. E conclude: “Dio chiude bottega alle otto di sera, come i pizzicagnoli”. Che dire poi della splendida Muriel? Dopo essersi portata a casa l’autore, non si nega davvero nulla, e nulla a lui nega, nemmeno le fantasie più lubriche sibilate nell’orecchio (e alla malora il sesto comandamento, così come il vizio capitale della lussuria). Una donna che a Étienne piace parecchio, perché in tutto quello che fa, fosse anche cucinare una omelette, c’è una sensuale serenità da vergine pronta al martirio che non può non eccitare chiunque.
Liebig è abile con le parole e i trucchi, anche bassi, della seduzione. E sfrutta, da invidiabile opportunista, le crepe, a volte veri e propri crepacci, nella corazza delle signorine. D’altra parte, quando fede e libido sono ardenti, bisogna pur trovare un punto d’incontro. “Divieto e trasgressione, angelo e bestia, santità e umanità. Il buon cattolico non si riconosce forse dal senso di colpa?”. Sì e no, anche perché le sedotte mandano gioiosamente al diavolo il rimorso (comunque senz’altro preferibile al rimpianto). Come l’integralista estrema Gwendoline, 36 anni, elettrice di ultradestra, che si fa sodomizzare di notte all’interno di una cappella funeraria di un cimitero. E che il mattino dopo, invece di essere prostrata dall’obbligatorio senso di colpa, senza adoperare le tipiche scuse (“non ero in me, avevo bevuto” e così via) propone un’orgia con le sue due amiche, in modo che anche loro possano godere di quel meraviglioso dono del Signore (che sia carità cristiana?). Il tutto raccontato con uno stile che rende quasi comiche e spesso grottesche le scene di sesso, delle quali non ci viene risparmiato alcun dettaglio, nemmeno il linguaggio da scaricatore di porto delle pellegrine timorate di Dio.
Che i cattolici più o meno integralisti battano con accanimento la strada del piacere della carne è cosa che oggi non sorprende più nessuno. E i pochi stupefatti è bene che aprano gli occhi, a maggior ragione perché non è una novità di questi tempi che si suol definire corrotti (oggi, semmai, si gioca con la tipica doppia e tripla morale un po’ più liberamente). Già una trentina e più di anni fa, a Milano si pescava a piene mani (indifferentemente dall’appartenenza politica) nel ricchissimo acquario delle ragazze di Comunione e Liberazione, dell’Azione Cattolica, delle collegiali delle Orsoline e Marcelline… E centinaia di gruppettari della sinistra extraparlamentare partivano per i raduni estivi della comunità di Taizé, in Francia, dove eserciti di giovani da tutta Europa mescolavano i loro feromoni eccitati e raggiungevano l’estasi non divina, bensì quella indotta dalle canne e dalle endorfine dopo l’orgasmo. In più, testimonia lo stesso Liebig, “All’ultima Giornata mondiale della gioventù, ragazze e ragazzi assediavano i bagni pubblici, e si chiudevano insieme”.
Allora dove sta la novità del libro? Innanzitutto nessuno aveva mai intrapreso uno studio statistico così accurato sull’argomento (prendendo per vero tutto ciò che l’autore racconta). E poi, era francamente difficile immaginare tale lascivia, tale dissolutezza in donne che si suppone tanto intrise di spiritualità e spirito di sacrificio da percorrere a piedi anche 1.500 chilometri sulla strada della salvezza dell’anima. Ma, evidentemente, il desiderio cacciato a calci nella cantina più nascosta e oscura, quando si è lontani da casa, nella natura, in una sorta di vacanza anche dal proprio Io più quieto e obbediente, morde e urla finché non esplode in forme devastanti. Ed è proprio così che appaiono le cattoliche di Liebig: donne sotto pressione, che aspettano solo chi tolga loro il tappo. E quando avviene, non c’è gara: si danno con quella completezza e impudicizia che viene in egual misura tanto dal peccato quanto dall’atteso castigo (spesso richiesto addirittura come tema dominante del rapporto sessuale, ed è per questo che le cattoliche sono le “vittime” perfette di una relazione sadomaso). In fondo è il principio cardine del cattolicesimo, spiega Liebig: perdizione e redenzione, macerazione e mortificazione, tutto un “Punitemi perché ho peccato, salvatemi perché ho confessato”. La confessione, appunto, il detergente assoluto dell’anima sempre a portata di mano. Tutto sommato c’è da invidiare il vero credente, perché con qualche Ave Maria e Padre Nostro e Atto di dolore se la cava sempre in scioltezza. Pronto a commettere il successivo, esaltante peccato.

Una Pillola di Saggezza Zen...

venerdì 3 aprile 2009

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“Due draghi litigano per una pietra preziosa.
Quale dei due riuscirà ad averla?”
“A quello che perde non manca nulla;
quello che vince non ne ha bisogno”.(Joshu)

Monologo sulla vita tratto da "Hannah e le sue sorelle"

A proposito di Nani...

Tratto dal film grottesco ''Anche i nani hanno cominciato da piccoli'' (Auch Zwerge haben klein angefangen) del 1970 diretto da Werner Herzog. Particolarità: Tutti i protagonisti sono nani.



LA TRAMA:

Hombre , interrogato dalla polizia, non collabora e non riconosce alcuna responsabilità su quanto avvenuto. Segue, in flashback, lo svolgimento dei fatti, vale a dire una escalation di violenza che porta un gruppo ribelle di ospiti di un istituto di rieducazione (o colonia penale?) ad assediare il suo direttore, trincerato con uno di essi, e a fare scempio di qualsiasi cosa si trovi nell'edificio o nelle vicinanze di esso, compresi gli animali (una scrofa viene uccisa, una scimmietta crocifissa) o altri ospiti più deboli (i due fratelli ciechi presi in giro e malmenati).

Nel finale (che non è un finale) sempre più folle e distruttivo, anche il direttore dell'istituto si dimostra squilibrato lanciandosi in una assurda lite con un albero che tratta come se fosse un essere umano, mentre Hombre ride fino allo sfinimento osservando un dromedario che ha difficoltà a rimanere dritto sulle sue zampe.

SEMBRA LA STORIA DELL'ITALIA DI OGGI...CON TUTTO IL RISPETTO PER I NANI ONESTI...

Così anche voi potrete gridare al miracolo...

I Pet Shop Boys si confessano

Da: www.petshopboys.co.uk
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I PSB sono tra i protagonisti della scena musicale britannica da oltre venticinque anni, ma non si sentono ´insider´ dell´industria discografica. Chi sono e cosa hanno fatto. I Pet Shop Boys sono un duo britannico di musica pop elettronica (synthpop), formato da Neil Tennant (voce) e Chris Lowe, tastierista e occasionalmente anche cantante.
La longevità della loro carriera è generalmente attribuita alla loro abilità di creare musica pop/dance melodica con testi intelligenti. Numeri da capogiro che confermano il profilo della formazione. Complessivamente hanno venduto più di 50 milioni di dischi in tutto il mondo.
Dal 1986, hanno realizzato 55 singoli, piazzandone ben 42 nella classifica Top 40 del Regno Unito, di cui 39 nella Top 30 e 22 nella Top 10, compresi quattro Numeri Uno: West End Girls, It´s a Sin, Always On My Mind e Heart.
Una credibilità costruita nel tempo, garantita da una dinamica a due perfetta. Un´alchimia di stile e competenza, due personalità che si completano: Tennant l´intellettuale, Chris più disinibito.
Nati quasi come elemento di disturbo anti-rock, più in linea con la scena dance, disco e pop, un attitudine manifestata nel brano How I Learned to Hate Rock and Roll (Come ho imparato a odiare il rock n´roll), si sono imposte con eleganza.
Nel corso dei lustri hanno realizzato gioielli (synth)pop, sono il punto di riferimento della "dance intelligente" , ma dietro l´apparente leggerezza e ottimismo delle loro canzoni, c´è uno sguardo lucido e ironico sulla società postmoderna.
Verso le 14 (ora italiana) di una splendida giornata primaverile di fine febbraio, vengo raggiunto telefonicamente da Neil, che da Londra parla molto apertamente del nuovo album della band, i retroscena di alcune collaborazioni e spera di venire presto ad esibirsi a Milano: “E´ una città che adoro...stiamo ancora definendo il tour, per ora sono programmate un paio di date in UK”.

“Yes” una parola semplice, ricca di significato. Che messaggio volete trasmettere?
“Una parola come dici tu semplice ma con un forte impatto. Nel nostro caso volevamo esprime un concetto Pop, ma soprattutto un monito positivo ad una società delusa e contratta. Un messaggio energizzante”.

Possiamo definire “Yes” un disco Pop?
“Nel suo complesso è sicuramente un album Pop, ma se lo si osserva nel dettaglio è colmo di influenze, elementi che arricchiscono la nostra visione sonora. Una configurazione frutto anche della collaborazione con Xenomania, team di produttori UK che negli ultimi anni hanno contribuito a realizzare diverse hit. Con loro abbiamo co-scritto tre degli 11 brani del set: Love etc, More Than A Dream e The Way It Used To Be. Con loro si è creata una sintonia artistica che ha dato ottimi risultati”.

Quali sono state le tappe principali del processo creativo?
“Abbiamo iniziato a scrivere i brani un paio di anni fa, mi sembra mentre stavamo collaborando con Kylie (Minogue, ndr). Il lavoro si è concretizzato nel corso del 2008 in diversi stadi. Da considerare che durante i tour non ci prodighiamo a scrivere liriche. Da un punto di vista delle sessione di registrazione quasi tutto il cd è stato registrato nello mio home-studio e alcune parti in quello di Xenomania”.

Altro elemento di spicco di “Yes” è il contributo di Johnny Marr (ex chitarra dei The Smiths). Come sono andate le cose?
“Johnny è un musicista straordinario. La sua è una presenza importante e massiccia. Ha suonato in ben cinque tracce, ma è stato anche un punto di rifermento per me e Chris (Lowe). In studio ci ha dato dei preziosi suggerimenti”.

25 anni di carriera e un riconoscimento ai Brits 2009: l´Outstanding Contribution to Music Award?
“E´ stato un onore ricevere quel premio, il riconoscimento di una carriera costruita con passione e duro impegno. Un Award alla carriera che ci gratifica e ci da la forza di proseguire nel progetto che abbiamo intrapreso in quarto di secolo fa”.

Hai dichiarato che i PSB sono degli ´Outsider´ nell´industria musicale. Ci puoi illustrate questa teoria?
“Premesso che dopo i Brits sono state spese molte parole e fatte troppe dichiarazioni, il termine ´outsider´ lo ritengo appropriato per la nostra identità. In tutti questi anni abbiamo creato il nostro personale mondo artistico, che io definirei ´pianeta Pet Shop Boys´, una realtà costruita assemblando tutte le nostre visioni artistiche, musicali, visual, teatrali, cinematografiche, le collaborazioni (Blur, Liza Minnelli, Dusty Springfield, David Bowie, Tina Turner, Electronic, Suede, Rammstein..., ndr), una personalità fuori dal coro, in diverse occasioni sottovalutata”.

Qual è il segreto della longevità dei PSB?
“Credere in se stessi, in quello che abbiamo fatto, essere orgogliosi del proprio lavoro. Il nostro pregio è stato quello di ricercare una nostra dimensione, fare qualcosa di veramente importante per noi. La fierezza della personalità che abbiamo costruito in tutti questi anni di musica, ma soprattutto il rispetto reciproco nel rapporto tra me e Chris”.

Siete una fonte inesauribile di idee, cosa ci riserva il vostro futuro?
“Stiamo lavorando ad un progetto molto ambizioso e impegnativo. L´obiettivo è scrivere la musica per un balletto basato su una storia di Hans Christian Andersen. Probabilmente si tratterà di un set strumentale, ma è ancora tutto in via di definizione, abbiamo due anni di tempo per completarlo, dovrebbe andare in scena a Londra nel 2011”.

Prima di chiudere la conversazione ci puoi raccontare qualche retroscena curioso delle vostre numerose collaborazioni?
“Tutte molto gratificanti, che valorizzano la nostra musica. Con Kylie ci siamo veramente divertiti molto, con David Bowie un´esperienza particolare nella rielaborazione (remix) di Hallo Spaceboy, divenuta anche una hit in Inghilterra. Molto interessante l´esperimento con Robbie Williams, con lui, mentre lavoravamo al pezzo She´s Madonna, stava nascendo una nuova entità musicale segreta, un super gruppo formato dai PSB e le´x Take That; poi tutto è sfumato”.

Silvio Gianburrasca ripreso dalla Regina Elisabetta

LONDRA - Il premier italiano Silvio Berlusconi rimbrottato dalla regina Elisabetta II dopo la foto ufficiale del G20. È successo a Londra. Berlusconi ha gridato per richiamare l'attenzione di Barack Obama, e la regina, padrona di casa, si è girata chiedendo al premier italiano perché stesse urlando. Una scena divertente da apprezzare nel video sotto.

Giorgio Gaber: La masturbazione

giovedì 2 aprile 2009




[...]
Ecco, cosa c'è di bello nella masturbazione. Non c'è alcun bisogno di preoccuparsi per l'altra persona. Però guai a distrarsi, eh, guai! Devi essere un tutt'uno... testa e... tutto.
I ragionamenti intermedi sono fallimentari. Fra la tensione del pensiero e il corpo non deve esistere niente. La masturbazione… è la prima forma di interezza. E non solo quello. L'amore in uno è il più perfetto. Non ha mai sfasature. È l'unico amore in cui una persona faccia veramente i conti con il proprio sesso. Purtroppo non lo si può raccontare a nessuno, il proprio sesso, diciamolo. Quanto sia acuto, profondo, illimitatamente libero... si deve andare fino in fondo, fino alle oasi più vergognose, che sono quelle più vere. Mi fanno ridere quelli che la chiamano “disperata solitudine”... È una scienza privata e universale, dài. È il rilancio dell'individuo. Ti libera dall'untuosa ideologia del sociale. Ti libera dei sofismi della conservazione della specie e ti porta verso l'immagine pura. È il più alto dovere dei poeti. O la capisci o non la capisci, o ce l'hai o non ce l'hai. Non ci si può accedere con la logica. È una verità del cuore. Come la mamma, come la Patria!…

[...]
Secondo me esistono due tendenze, sì. Quelli della donna astratta, stupenda, completamente inventata, piena di fianchi, di cosce, di tette... No, no, io sono più realista. Sì, non importa che sia bellissima… deve essere vera. Ecco, la devi capire… psicologicamente. Eh sì, perché cos'è poi un culo se non si conosce profondamente il proprietario?... Non è niente, dài. Non è niente, è un oggettone.
Le donne che scelgo per… se lo sapessero!… voglio dire, le mie donne, insomma, sono quelle che incontro tutti i giorni, sì, quelle di cui conosco la madre, il fratello, il cugino, il marito... quelle sposate... le mogli degli amici, stupendo!... Le faccio parlare proprio con la loro voce, sono precisissimo nell'immaginare i gesti. Ognuna ha il suo carattere. Mai, mai far fare le cose che loro non farebbero, mai! Magari che non hanno mai fatto… ma che io so che farebbero... con me le farebbero!
[...]
Ora bisogna abbandonarsi e dormire più che si può. Dormire?...
Si crede sempre che sia il fondo dello squallore quello che si è toccato. Chissà se esistono delle forze per andare più giù. Delle strane forze, e la prossima volta scendere più in basso. C'è un momento in cui si è veramente soli. Quando si arriva in fondo a ciò che siamo di orrendo, di squallido. Ma in fondo, proprio in fondo in fondo.
Il dolore stesso non vi risponde più. Gli occhi sono asciutti perché lí c'è il deserto. Strano, non c’è neanche il dolore nella solitudine, quella vera. Gli occhi sono asciutti. E Allora bisogna risalire da quel fondo... piano piano bisogna ritornare tra gli uomini.
Non c'è niente da fare. Bisogna ritornare con gli uomini... anche per piangere.



da Anni affollati (1981)

Il Bohemien intervista Eve La Plume

Vi propongo l'intervista gentilmente concessa al ''Rasoio di Occam'' dalla rossa regina del Burlesque made in Italy Eve la Plume.





IL Bohemien: Come si è accostata all'inusuale
mondo del Burlesque?

Eve: Il giorno in cui ho cominciato a prepararmi per la mia prima esibizione non conoscevo il burlesque, avevo l'esigenza di mettere in scena le mie più grandi passioni; quella per i costumi storici e quella per la letteratura erotica dei primi del '900 con le impareggiabili atmosfere della Parigi di Henry Miller.
Il burlesque ha dato un nome ai miei amori.


Il Bohemien:
Secondo lei è meglio che il Burlesque resti uno spettacolo di nicchia o che si diffonda? In Italia come siamo messi?

Eve: Il burlesque ultimamente è molto di moda e questo credo sia positivo anche se come ogni fenomeno che diventa popolare il rischio è di essere proposto
in modo superficiale o in modo errato.Ho letto articoli in cui
viene consigliato come ginnastica per alzare i glutei!

Il Bohemien: Abbiamo avuto modo di ammirare le sue incursioni al Chiambretti Night, uno dei programmi più in voga del momento, a noi sembra un bell'ambientino( forse il miglior programma che la tv italiana ci stia offrendo)sua impressione a riuguardo, dopo aver constatato con mano?


Eve:
Credo che non avrei accettato di partecipare ad un programma televisivo se non fosse stato un programma di Chiambretti.
Piero è l'ultimo eroe della televisione,riesce sempre con la sua ironia irriverente a mettere in scena uno spettacolo brillante senza cadere negli stereotipi che il piccolo schermo spesso ci propone(propina).
Al Chiambretti night mi danno la possibilità di portare i miei spettacoli così come io li ho concepiti senza intervenire nè sull'estetica nè sul senso stesso dello show,questo per me è fondamentale.


Il Bohemien:
Quali sono i suoi miti, a quale grande diva del passato si ispira?

Eve: Da qualche giorno il mio nuovo idolo è Georges Méliès,il
mago del cinema muto tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.
Dopo aver visto i suoi film credo di poter dire con un po' di ironia (ma non troppa)che tutto quello che è stato fatto dopo è
piuttosto inutile!
Il mio ultimo spettacolo "the crave" si ispira alle atmosfere dei suoi films.


Il Bohemien:
Periodo di Crisi Economica: Rinuncia alle culotte per uno striminzito perizoma?


Eve:
Che bella domanda!grazie per avermela fatta!

Il Bohemien: Saluti e in bocca al lupo

Eve: A presto, Bacio