Il Museo della Sohah: Un ecomostro a Roma

venerdì 26 giugno 2009

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"Un ecomostro costruito ai piedi di Villa Torlonia. Un enorme parallelepipedo, nero come l'inferno, che terrorizzerà i residenti e soprattutto i bambini del quartiere Nomentano, che rischiano financo i maxi schermi esterni con il programma H24 della trasmissione di video sulla deportazione degli ebrei".

Da un articolo di Tommaso Martini (http://www.sindromedistendhal.com/Alzheimer/Memoria-08/museo-shoah-roma.htm ) apprendiamo però che le cose stanno anche peggio: il parallelepipedo non verrà costruito “ai piedi” della Villa, ma proprio dentro il parco (“3mila metri quadrati all’interno del parco della villa”, e cioè di un’area verde di 14 ettari: uno dei polmoni di Roma). L’articolo, pur da una prospettiva celebrativa, ricorda le proteste degli abitanti della zona che “hanno cercato di opporsi alla cementificazione del parco”. In effetti, dal blog “Via Torlonia” (che esprime le posizioni del COMITATO RESIDENTI PER LA SALVAGUARDIA DI VIA ALESSANDRO TORLONIA) apprendiamo ulteriori, sconcertanti particolari:

"La costruzione sarà di tre piani, di cui uno seminterrato, per non dare ombra ai palazzi circostanti. In tutto 10 metri d'altezza su circa 1.300 metri quadrati di base, che ne svilupperanno circa 2.500 di spazi calpestabili, per mostre permanenti e temporanee, percorsi audiovisuali, una sala conferenze di 150 posti, una biblioteca. All'esterno si presenterà come un parallelepipedo nero e lucido con un’enorme facciata liscia incisa dai nomi degli ebrei italiani deportati nei campi di concentramento dai nazisti. Facciamo un po' di conti? 10 metri quadrati in elevazione, più almeno cinque in interrato = 15 metri di altezza x 1.300 mq di superficie... fa 19500 mc. Quasi ventimila metri cubi di cemento e si ha il coraggio di dire che sarà una struttura a basso impatto ambientale?” (http://viatorlonia.blogspot.com/2007/03/il-progetto-per-il-museo-della-shoah.html ).

La data di inaugurazione dell’ecomostro dovrebbe essere quella del 16 Ottobre 2010. Il Presidente della Fondazione Museo della Shoah è il Premio Nobel Elie Wiesel (sulla carriera di questo eminente falso testimone dell’Olocausto vedi le puntualizzazioni di Robert Faurisson: http://www.ihr.org/leaflets/wiesel.shtml ).

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