Di Pietro: Pulito con le mani sporche...

giovedì 2 luglio 2009

Scenata di Di Pietro in aula per l'amicizia tra il Presidente del Consiglio e due giudici della Corte Costituzionale.

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ROMA - La cena tra Silvio Berlusconi, il Guardasigilli Angelino Alfano e i giudici costituzonali Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano e' stata al centro dell'audizione del ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito. "Il governo Berlusconi non ha organizzato nella casa del giudice Mazzella alcuna riunione", ha detto Vito rispondendo a una interrogazione del leader dell'Idv Antonio Di Pietro e smentendo che durante la cena si fosse parlato del lodo Alfano, da ottobre all'esame della Consulta.

"L'incontro - ha detto - non ha avuto in alcun modo ad oggetto i temi relativi all'agenda della Corte costituzionale né ipotesi di riforma del Titolo IV della Costituzione. Tale riforma compete al Parlamento, anche su iniziativa del governo". "Tranquillizzo gli onorevoli interroganti: le iniziative del governo in materia di Giustizia - conclude Vito - saranno rispondenti al programma presentato al corpo elettorale e che gli elettori hanno premiato".

Risposte che non hanno soddisfatto il leader dell'Italia dei valori che ha definito 'gravissimo' l'episodio sottolineando: 'mina l'immagine e la sacralita' della Corte'. Di Pietro ha chiesto "immediate dimissioni" non solo del ministro Angelino Alfano, ma anche dei due "giudici spregiudicati". Anche il Pd ha definito la cena inopportuna e lesiva del prestigio della Consulta.

Parole che provocano la reazione del ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi che dai banchi gli ha a piu' riprese urlato: 'vergogna'. Anche il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha reagito definendo "la violenta aggressione dell'opposizione nei confronti della Corte Costituzionale è un chiarissimo tentativo di delegittimazione e di interferire sulla decisione del Lodo Alfano".

E il giudice costituzionale Luigi Mazzella, in una missiva fatta avere all'Ansa, rassicura l' 'amico di vecchia data' Berlusconi. la cena a casa sua, contestata dal Pd e dall'Idv, non è stata la prima e "non sarà certo l'ultima fino al momento in cui - scrive - un nuovo totalitarismo malauguratamente dovesse privarci delle nostre libertà personali".

"Caro presidente, caro Silvio..." e' questo l'incipit di una lettera aperta di Mazzella che esprime una certezza: "l'amore per la libertà e la fiducia nell'intelligenza e nella grande civiltà degli italiani che entrambi nutriamo ci consente di guardare alla barbarie di cui siamo fatti oggetto in questi giorni con sereno distacco".

ps: Michael Ledeen è stato dichiarato dalla magistratura italiana persona non gradita sul suolo italiano subito dopo la Strage di Bologna, ed è uno dei principali artefici, in funzione filoamericana, delle varie "rivoluzioni colorate" che hanno segnato la sorte di vari paesi dell' Est Europa negli ultimi anni.Pare che tale individuo sia un intimo amico di Di Pietro e che alcuni anni fa lo abbia ospitato negli USA presentandolo (chissà che scena! ) a diversi politici e business-man americani.


fonte: http://www.noreporter.org/index.php?...erni&Itemid=20

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